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MONDOLa risposta dei Governi al Covid? Bene in Asia, male in Europa

06.05.21 - 06:00
È quanto sostengono i cittadini dei rispettivi paesi, interpellati a margine del Democracy Perception Index 2021
AFP
Proteste a Montreal, in Canada.
Proteste a Montreal, in Canada.
La risposta dei Governi al Covid? Bene in Asia, male in Europa
È quanto sostengono i cittadini dei rispettivi paesi, interpellati a margine del Democracy Perception Index 2021
Nonostante le critiche alla gestione della situazione Covid, la democrazia continua ad essere sostenuta ed ambita a livello mondiale

COPENAGHEN - In tutto il mondo, circa il 58% della gente sostiene che il proprio paese abbia risposto bene al Covid-19. I paesi asiatici hanno i più alti tassi di soddisfazione (fino al 75%), mentre l'America Latina e l'Europa quelli più bassi (42% e 45% rispettivamente).

È quanto indicano i risultati del Democracy Perception Index (DPI) 2021, il più grande studio annuale sulla democrazia, che copre più di 50 paesi e rappresenta idealmente più del 75% della popolazione mondiale. Il DPI è condotto dall'azienda di tracciamento dei brand Latana, in collaborazione con l'ONG Alliance of Democracies, e mira a monitorare l'attitudine delle persone verso la democrazia a livello internazionale.

Nonostante le risposte al coronavirus abbiano intaccato l'opinione dei cittadini su molti governi mondiali, la gente nel mondo continua ad ambire e sostenere la democrazia, teme però che sia messa a rischio dall'evoluzione delle grandi aziende di Big Tech e dalla crescente disuguaglianza economica.

Il peso della pandemia

Rispetto alla primavera del 2020, quando i cittadini dei paesi più e meno democratici erano soddisfatti della risposta del loro governo alla pandemia (con un'approvazione di circa il 70%), la valutazione delle misure attuate dagli Stati è diminuita drasticamente nei paesi più democratici, scendendo nel 2021 al 51%. Nei paesi meno democratici il crollo è stato meno forte, con l'approvazione che si è fermata al 65% circa.

In ogni caso, la percezione che i governi abbiano fatto «troppo» per quanto concerne la «limitazione delle libertà dei cittadini» durante la pandemia è cresciuta nell'ultimo anno in quasi tutti i paesi, dal 45% nel 2020 al 53% nel 2021.

Le minacce alla democrazia

In generale, lo studio mostra che la gente ha ancora fiducia nella democrazia: l'81% delle 50'000 persone interpellate ha dichiarato che è importante avere un governo democratico. Tuttavia, solo poco più della metà (53%) sostiene che il proprio paese sia oggi effettivamente democratico.

Per quanto riguarda i pericoli, gli intervistati (64%) vedono l'ineguaglianza economica come la più grande minaccia alla democrazia nel mondo, come anche il potere delle aziende Big Tech (48%), timore diffuso in particolare tra gli interpellati negli Stati Uniti (62%). 

A proposito degli USA, quasi la metà degli intervistati a livello globale è preoccupato dal fatto che gli Stati Uniti minaccino la loro democrazia, mentre il 38% teme l'influenza cinese e circa il 27% quella russa. In ogni caso, con l'elezione del presidente Joe Biden, la percezione dell'influenza statunitense sulla democrazia a livello globale è migliorata rispetto all'amministrazione di Donald Trump. 

Infine, nel complesso, il 62% degli intervistati pensa che i social media abbiano un impatto positivo sulla democrazia nel loro paese. Il dato globale include il 76% in Venezuela e il 72% a Hong Kong, dove i social media sono stati utilizzati per organizzare proteste e manifestazioni, per poi essere vietati.

I paesi i cui cittadini sono stati interpellati:

Algeria, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Colombia, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Grecia, Hong Kong, Ungheria, India, Indonesia, Iran, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Kenya, Malaysia, Messico, Marocco, Paesi Bassi, Nigeria, Norvegia, Pakistan, Perù, Filippine, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Arabia Saudita, Singapore, Sud Africa, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Thailandia, Turchia, Ucraina, Regno Unito, Stati Uniti, Venezuela, Vietnam.

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COMMENTI
 

pillola rossa 2 anni fa su tio
"la percezione che i governi abbiano fatto «troppo» per quanto concerne la «limitazione delle libertà dei cittadini» durante la pandemia è cresciuta nell'ultimo anno in quasi tutti i paesi, dal 45% nel 2020 al 53% nel 2021" la democrazia è morta, altro che percezioni

seo56 2 anni fa su tio
🤐🤐🤐
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