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STATI UNITIMedico muore 16 giorni dopo il vaccino. Pfizer: «Nessuna connessione»

14.01.21 - 12:15
L'uomo è stato colpito da una patologia del sangue. Le autorità sanitarie stanno indagando.
Keystone
Fonte ats ans
Medico muore 16 giorni dopo il vaccino. Pfizer: «Nessuna connessione»
L'uomo è stato colpito da una patologia del sangue. Le autorità sanitarie stanno indagando.

MIAMI - Un medico americano della Florida è morto per un'improvvisa patologia del sangue, la trombocitopenia immune (che impedisce la normale coagulazione), 16 giorni dopo aver ricevuto il vaccino anti-Covid della Pfizer. Il caso è ora all'esame delle autorità sanitarie Usa e dell'azienda, che al momento non ritiene vi sia una connessione diretta con la vaccinazione, secondo quanto riporta il New York Times.

Gregory Michael, ginecologo 56enne di Miami Beach, era stato vaccinato lo scorso 18 dicembre, e 16 giorni dopo è morto per un'emorragia cerebrale, come ha scritto la moglie su Facebook. In una nota la Pfizer ha precisato che il caso è sotto esame, anche se «non crediamo che vi sia una connessione diretta con il vaccino. Nelle nostre sperimentazioni cliniche ed esperienze sul campo fatte finora non sono stati identificati segnali di sicurezza collegati, o con la tecnica usata per realizzare il vaccino». Negli Usa finora hanno ricevuto almeno una dose di uno dei due vaccini anti-Covid 9 milioni di persone, e sono stati riportati 29 casi di reazioni allergiche gravi, nessuna delle quali letali. Molte persone hanno lamentato altri effetti collaterali temporanei, come gonfiore al braccio, affaticamento, mal di testa o febbre.

Anche le agenzie locali e federali stanno studiando il caso della morte del medico. Per diversi esperti il caso «è molto insolito ma potrebbe essere stata una grave reazione al vaccino». Secondo quanto riportato dalla moglie dell'uomo, 3 giorni dopo il vaccino gli sono comparse delle minuscole macchie rosse o petecchie causate da piccole emorragie sotto la pelle di mani e piedi. Sintomo che ha messo in allarme il medico che è andato al pronto soccorso. Lì gli esami del sangue hanno mostrato che il livello delle piastrine era sceso a zero. Così è stato ricoverato in terapia intensiva con diagnosi di trombocitopenia immune acuta. «Mio marito era una persona sana senza problemi di salute preesistenti - ha detto la moglie - Non aveva mai avuto reazioni a farmaci o vaccini».
 
 

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