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GERMANIASpettatori ammassati in "gruppi di contagio volontari": la foto lascia di stucco

27.10.20 - 16:18
L'affollata conferenza di uno storico svizzero a un festival jazz di Dresda ha costretto le autorità a intervenire.
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Le Giornate del Jazz di Dresda uniscono concerti e conferenze (immagine generica)
Le Giornate del Jazz di Dresda uniscono concerti e conferenze (immagine generica)
Spettatori ammassati in "gruppi di contagio volontari": la foto lascia di stucco
L'affollata conferenza di uno storico svizzero a un festival jazz di Dresda ha costretto le autorità a intervenire.
Gli organizzatori: «Ci siamo attenuti parola per parola al concetto d'igiene approvato dalla Città».

DRESDA - Nel pieno della pandemia di Covid-19 sembra impossibile che l'immagine che circola sui media tedeschi delle "Giornate del Jazz di Dresda" sia davvero stata scattata domenica scorsa. In una piccola sala si vedono infatti decine di spettatori seduti gli uni accanto agli altri senza indosso alcuna mascherina (vedi tweet più sotto). Il trucco? Erano stati suddivisi in "gruppi di contagio volontari" di dieci persone separati da corridoi della larghezza di un metro, un concetto di protezione prima approvato e poi precipitosamente fatto modificare delle autorità comunali.

«Ci siamo attenuti parola per parola al concetto d'igiene approvato dalla Città», assicura alla Welt il direttore dei "Jazztage Dresden", Kilian Forster. «Nei gruppi di contagio volontari sedevano visitatori che in precedenza si erano dichiarati pronti a sedersi accanto ad altre persone», aggiunge. Peccato che, con "gruppi di contagio", le autorità comunali non intendessero gruppi di sconosciuti formatisi casualmente e volontariamente, ma piuttosto delle famiglie: «Di regola i gruppi di contagio sono nuclei familiari e il concetto è stato da noi interpretato in questo senso», si è giustificata la Città. 

Secondo alcuni frequentatori del festival sentiti dal portale d'informazione tedesco, la natura dell'evento fotografato spiegherebbe perché quello specifico pubblico si sia prestato a un concetto di protezione dal SARS-CoV-2 così curioso. Nell'ambito del mese di concerti e conferenze che caratterizzano i "Jazztage Dresden", si era infatti radunato lì per sentire lo storico svizzero Daniele Ganser, considerato dai critici un teorico del complotto per le sue ipotesi sugli attentati dell'11 Settembre 2001, a suo avviso autorizzati o organizzati dalle autorità americane. 

Ora, il festival ha modificato il concetto di protezione introducendo da oggi, martedì 27 ottobre, l'obbligo di mascherina a tutti gli eventi. «Potete acquistare sul posto la nostra mascherina trasparente "Smile by Jazztage", così che possiamo vedere il vostro sorriso anche durante i concerti», scrivono gli organizzatori proponendo il loro accessorio in plastica.

La mascherina trasparente dei "Jazztage Dresden":

 

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COMMENTI
 

pillola rossa 3 anni fa su tio
Ahahah...

TI.CH 3 anni fa su tio
Egoisti maleducati irrispettosi del prossimo, penso che abbiano scordato che la libertà di un individuo finisce dove comincia quella dell'alto.

seo56 3 anni fa su tio
Irresponsabili!

Tenero72 3 anni fa su tio
All'ignoranza non c'é confine. Anzi un confine c'é, quello linguistico, non capiscono la loro stessa lingua.

Anna 74 3 anni fa su tio
basta fare spettacoli e concerti
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