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PARIGISe il cittadino non va al mare, le spiagge arrivano in città

29.07.20 - 06:32
Il Covid ha accelerato la trasformazione delle città in luoghi di villeggiatura balneare.
Keystone
Se il cittadino non va al mare, le spiagge arrivano in città
Il Covid ha accelerato la trasformazione delle città in luoghi di villeggiatura balneare.
In prima linea Parigi che ha introdotto un cinema galleggiante sull'acqua. Il drive-in prende piede anche a Roma. Amsterdam, invece, cambia pelle, puntando più sulla cultura e meno su cannabis e luci rosse

PARIGI - Cosa è cambiato con il Covid? La risposta più semplice sarebbe dire: tutto. La pandemia ha senza dubbio spazzato via le certezze acquisite nel tempo, ma per alcuni potrebbe anche offrire un’opportunità. Di mezzo c’è l’estate, con la sua voglia di viaggiare, attraversare confini, scoprire posti e persone nuove: tutto però altamente sconsigliato in un momento come questo. E allora tocca organizzarsi. 

Il cinema sull'acqua - Parigi è stata tra le prime a ripensare lo spazio urbano dando ancora maggiore risalto a un’iniziativa che viene portato avanti da molti anni “Paris Plage”, che quest’anno rilancia i suoi sforzi proprio nel periodo più difficile. Uno spettacolo imperdibile: 38 imbarcazioni elettriche pronte a ospitare dalle 2 alle 6 persone per un totale di 150 persone. Dal 18 luglio e fino al 30 agosto, le rive della Senna e del Bassin de la Villette si trasformano non solo in spiagge ma anche in luogo magico di cinema e cultura. L’attrazione principale resta senza dubbio il cinema sull’acqua, un’esperienza mozzafiato nata nel 2002. Si può assistere alla proiezione del film su un barchino tenuto a rigorosa distanza dagli altri, a cui si aggiungono dei posti sulla riva. Il primo film trasmesso, proprio per restare in tema, è stato “Le Gran Bain” (noto anche con il titolo 7 uomini a mollo). «Paris Plage - si legge sul sito ufficiale della rassegna - consente alla città di esprimere tutto il suo charme balneare pur rispettando le misure sanitarie». E infatti non mancano le regole di comportamento, visto che tutti i visitatori dovranno indossare la mascherina e ci sono delle indicazioni precise sulle distanze di sicurezza. 

Il ritorno del drive-in - Ma Parigi prova a coinvolgere tutti e non solo gli amanti del cinema. Sulle spiagge della Senna le attività sono davvero innumerevoli e vanno dalle passeggiate in kayak, alle bocce passando per le biblioteche che mettono a disposizione libri e fumetti, fino al biliardino. E tanti circoli privati stanno mettendo a disposizione le proprie piscine private. Quella del cinema all’aperto, o meglio di un ritorno all’affascinante drive-in, è una risposta che ha preso piede in molte città. Proprio nelle ultime settimane a Roma, o meglio a Ostia, ha debuttato il Drive In Cinema Paolo Ferrari, tra i più grandi di Europa, che può ospitare fino a 400 tra auto e moto. 

Amsterdam cambia volto - Il Covid come occasione di ripensamento e riformulazione è invece l’approccio che potrebbe scegliere Amsterdam. La capitale olandese, una delle principali mete di turismo in Europa, potrebbe infatti decidere di cambiare volto. Il Covid ha infatti fatto sparire il turismo selvaggio a base di cannabis e di quartiere a luci rosse, restituendo la città ai suoi residenti. E comincia a nascere l’idea di un “passaporto” per visitare la città in modo da allontanare i visitatori meno desiderati. Nel frattempo i musei continuano ad essere frequentati, nessuna fila all’ingresso e niente stranieri: stavolta a goderselo sono gli abitanti di Amsterdam.

 

Anche Lugano costruisce l'estate sulla sabbia
La raccomandazione di viaggio è: “sconsigliato viaggiare all’estero”. Nel mondo l’estate 2020 è quella più strana, quella che qualcuno ha definito della “vicinanza”. Non tra le persone in quanto il distanziamento sociale è ancora da rispettare, ma delle vacanze vicino a casa. In Italia, ma sono cifre che potrebbero essere replicate da noi, stimano che oltre il 25% delle persone non lascerà i dintorni di casa, trascorrendo le vacanze in località che non distano oltre 50 chilometri. La paura del virus, le regole da rispettare e il contraccolpo economico spingono a rinnovarsi. Da noi, a Lugano, è nata una spiaggetta che strizza l'occhio alle urban beach apprezzate anche a Zurigo. Un tratto del lungolago, davanti a Piazza Manzoni, è stato attrezzato a mo’ di arenile con sedie sdraio e vaporizzatori rinfrescanti per sconfiggere il caldo. Modi creativi per fare i conti con il Covid, aspettando di tornare a viaggiare.  

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