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MONDOModificati i criteri per la dimissione dei pazienti dall'isolamento

21.06.20 - 12:24
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiornato le proprie linee guida in base agli ultimi studi
keystone-sda.ch / STF (Dita Alangkara)
Fonte ats ans
Modificati i criteri per la dimissione dei pazienti dall'isolamento
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiornato le proprie linee guida in base agli ultimi studi

ROMA - Cambiano le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per il rilascio dall'isolamento dei pazienti che hanno contratto l'infezione da nuovo coronavirus.

Non servono più necessariamente due tamponi negativi a distanza di almeno 24 ore, oltre alla guarigione clinica. Le linee guida provvisorie dell'Oms aggiornate il 27 maggio prevedono che bastino tre giorni senza sintomi (inclusi febbre e problemi respiratori).

«I criteri aggiornati - specifica l'Oms - riflettono i recenti risultati secondo cui i pazienti i cui sintomi si sono risolti possono ancora risultare positivi per il virus SarsCoV2 mediante tampone per molte settimane. Nonostante questo risultato positivo del test, è improbabile che siano infettivi e pertanto che siano in grado di trasmettere il virus a un'altra persona».

Secondo il documento dell'Oms i criteri per la dimissione di pazienti dall'isolamento senza necessità di ripetere il test sono i seguenti: per i pazienti sintomatici 10 giorni dopo l'insorgenza dei sintomi, più almeno 3 giorni aggiuntivi senza sintomi (inclusi febbre e sintomi respiratori): per i casi asintomatici: 10 giorni dopo il test positivo per SarsCov2.

L'Oms fornisce anche degli esempi: «se un paziente ha avuto sintomi per due giorni, potrebbe essere esentato dall'isolamento dopo 10 giorni più 3, pari a 13 giorni dalla data di insorgenza dei sintomi. Un paziente con sintomi per 14 giorni, può essere dimesso (14 giorni più 3 giorni, pari a 17 giorni dopo la data di insorgenza dei sintomi; con sintomi per 30 giorni, il paziente può essere dimesso (30 giorni più 3 , quindi 33 giorni dopo l'insorgenza dei sintomi)».

Nel documento si legge inoltre che i Paesi possono scegliere di continuare a considerare il risultato dei test fra gli elementi per i criteri di rilascio. In tal caso, è possibile utilizzare la raccomandazione iniziale di «due test negativi basati sulla Pcr a distanza di almeno 24 ore».

La decisione di modificare le linee guida è stata presa considerando che il virus attivo non risulta presente, se non raramente, nei campioni respiratori dei pazienti dopo 9 giorni dall'insorgenza dei sintomi, in particolare nei casi di infezione lieve di solito accompagnati da livelli crescenti di anticorpi neutralizzanti e dalla risoluzione dei sintomi.

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COMMENTI
 

sedelin 3 anni fa su tio
arrampicarsi sui vetri.

Um999 3 anni fa su tio
E con questo si dimostra: noi come popolazione dei perfetti caproni pieni di paura, loro dei perfetti incapaci che tirano dadi.

francox 3 anni fa su tio
C'è ancora l'OMS?
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