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SVEZIAL'epidemiologo svedese Tegnell conferma il successo della strategia

24.04.20 - 23:07
Stoccolma avrebbe raggiunto il 20% d'immunità, ma i dubbi rimangono
Keystone
Anders Tegnell, l'epidemiologo statale svedese.
Anders Tegnell, l'epidemiologo statale svedese.
L'epidemiologo svedese Tegnell conferma il successo della strategia
Stoccolma avrebbe raggiunto il 20% d'immunità, ma i dubbi rimangono

STOCCOLMA - L'ideatore del piano svedese di non chiudere tutto a causa della pandemia di coronavirus ha dichiarato che la strategia sta funzionando e che Stoccolma sta già iniziando a beneficiare della cosiddetta immunità di gregge.

Lo riferisce la Bbc, che ricorda la strategia svedese di non imporre nessun "lockdown", con scuole e ristoranti che sono rimasti aperti. Il Dottor Anders Tegnell, epidemiologo dell'Agenzia per la salute pubblica svedese, ha dichiarato alla testata britannica che Stoccolma ha raggiunto un livello di immunità del 20%, che anche se non è ancora sufficiente per un'immunità di gregge, è comunque un numero positivo per rendere le cose più semplici a lungo termine.

L'immunità sviluppata dagli svedesi sarebbe infatti, sempre secondo l'epidemiologo statale, molto importante e decisiva per ridurre l'effetto della tanto temuta "seconda ondata".

L'esperto ha poi aggiunto che secondo lui le misure sono state efficaci ad impedire che il sistema sanitario del Paese fosse sopraffatto dal virus. Questo è dimostrato dal fatto che c'è sempre stato almeno il 20% dei letti di terapia intensiva liberi. La paura di un collasso dei reparti di terapia intensiva ha fatto blindare molti Paesi, ma Tegnell sostiene che la Svezia ha raggiunto quest'obiettivo senza dover agire in modo così drastico.

Alla domanda se l'introduzione di ulteriori restrizioni avrebbe mantenuto più basso il numero di morti, Tegnell ha detto alla Bbc che: «È una domanda molto difficile a cui rispondere in questa fase», aggiungendo che «almeno il 50% dei nostri decessi è all'interno di case di riposo, e facciamo fatica a capire come un isolamento possa aver fermato il virus dall'infiltrarsi nelle case di riposo» ha concluso.

L'approccio della Svezia è stato molto discusso a livello internazionale. Al momento, la Svezia ha più infezioni e decessi dei suoi vicini nordici: con una popolazione di circa 10 milioni di abitanti, ha riportato più di 17'000 casi di coronavirus e oltre 2'000 decessi.

La Danimarca, che conta quasi 6 milioni di abitanti, ha invece registrato circa 8'000 casi e 394 decessi. La Norvegia, che ha una popolazione di oltre 5 milioni di persone, ha circa 7'400 casi e 194 decessi.

In ogni caso, l'immunità al coronavirus è un tema ancora molto discusso. Come riporta il Business Insider, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha infatti recentemente dichiarato che non tutti coloro che sono stati infettati hanno sviluppato gli anticorpi necessari per avere l'immunità, e che non tutti coloro che hanno sviluppato gli anticorpi sono immuni.

 

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COMMENTI
 

pillola rossa 3 anni fa su tio
«Se c’è un valore assoluto ancorato nella nostra Costituzione (tedesca), è la dignità delle persone, che è intoccabile. Ma questo non esclude che dobbiamo morire». Schäube

Mattiatr 3 anni fa su tio
Ora è in sviluppo un vaccino, nella quale non molti credono visto che tipicamente i virus influenzali sono noti per le variazioni nel tempo. Quindi speculare sul fatto che tutti prenderemo il coronavirus non mi pare così azzardato.¶ Durante la crisi sanitaria ticinese il picco di occupazione è stato del 70% delle infrastrutture covid-19, quindi 2 ospedali su 15. Capirete anche voi che il tutto sembra un'enorme presa per i fondelli. Si parla di crisi sanitaria e si impiega solamente il 13% della disponibilità ospedaliera ticinese, di cui come detto è stata impiegato il 70% (quindi il 9% del totale).¶ Non so voi, ma se una crisi sanitaria significa usare il 10% della disponibilità sanitaria ticinese, beh, forse devo ristudiarmi l'Italiano.

F/A-18 3 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Sai com’è, ci fanno credere quello che vogliono ed il cittadino medio, o per distrazione o per ignoranza, ci casca.

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Il bello è che tutti mi diranno che ragionare con il senno di poi è sempre facile. Il bello è che un mesetto e mezzo fa io e te dicevamo le stesse cose, prendendo felici insulti (almeno io) da molta gente.

F/A-18 3 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Eh sai...., la paura di andare all’altro mondo un po’ prima del tempo mischiata al poco uso del cervello porta a conclusioni deleterie.

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Io non le definisco conclusioni deleterie ma affrettate. Difatti la verità non si misura con una bilancia, quindi non esiste. L'unica cosa che possiamo fare è dubitare e razionalizzare le nostre opinioni. Purtroppo è una disciplina faticosa e richiede impegno.¶ La paura è più che giustificata. È mia richiesta però analizzare tutto prima di farci prendere da essa. Frasi fatte del tipo ''lo stato favorisce l'economia alla salute'' o ''la salute è l'unica cosa importate'' non sono accettabili, sopra tutto se non si è in grado di provarlo o di argomentarlo. Difatti è il nostro sistema economico ad averci portato benessere, e quindi salute.

pillola rossa 3 anni fa su tio
Come ha ribadito molto bene Schäuble, la dignità delle persone viene prima della salvaguardia della vita. Se si oltrepassa questo elementare comportamento diventa un regime autoritario, aggiungo. Sembrerebbe che le pecore non chiedano altro.

vulpus 3 anni fa su tio
Azzardi sulla pelle dei cittadini, tanto per cambiare

Tato50 3 anni fa su tio
Anche in Inghilterra, in un primo momento, è stata messa in atto questa strategia. Poi quando il primo ad ammalarsi è stato quello che l'ha "inventata" e ora ci sono più di 20'000 morti hanno capito che non funzionava ;-((

vulpus 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Siamo oramai tutti degli esperti di covid. Ci sono quelli che insistono sulle percentuali basse rapportate alla popolazione. Ma se finalmente (forse) si è riusciti a contenere la propagazione è grazie all'isolamento delle persone e non all'inoquità del virus. Si è ben visto che chi è ,o è stato a contatto con gli ammalati ha avuto modo di infettarsi (vedi medici e infermieri).Per cui la corsa all" aprirsi" dimostrerà che il pericolo è ancora presente eccome.

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Concordo in toto. Ciao "vulpus" mi prendo una pausa dal Blog per motivi di salute (niente Corona). È stato un piacere conversare con te!!! Se ne esco torno-;)))

vulpus 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Ma racumandi, sù da cò, e ti aspetto . Auguri

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Grazie di cuore-;))

driver1973 3 anni fa su tio
Il problema è che, ad oggi, l'immunità non è provata scientificamente. Quindi sperare nell'immunità di gregge potrebbe essere un azzardo

VECCHIOTTO 3 anni fa su tio
Auguri agli svedesi. Spero non debbano pentirsi quando gli altri stanno per riprendere fiato. O si fa e faceva fronte comune o ognuno poi avrà i suoi problemi. L interdipendenza della economia globale non permette ormai più di produrre in solitaria. Alleveranno renne e Grete da mandare per il mondo

pillola rossa 3 anni fa su tio
Bravi, una bella dimostrazione di razionalità e civiltà, oltre che di fiducia nei propri mezzi e impermeabilità alle critiche politically correct.

skorpio 3 anni fa su tio
Ok meno infettati di noi però Tasso di mortalità Svizzera 5.4 % Svezia 12.5% ....se questo per lui funziona...

Don Quijote 3 anni fa su tio
Risposta a skorpio
La Svezia con 10.5 mio di abitanti conta 2000 morti presunti CV19, la Svizzera con il 20% di popolazione in meno conta quasi 1600 morti sempre presunti per CV19. Il tasso di mortalità del CV19 è impossibile definirlo senza un'autopsia che definisca la causa di morte ed eventuali concause.

roma 3 anni fa su tio
...mmmah.

Dragon76 3 anni fa su tio
Cinico successo con tanti morti. Contento lui
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