Per questioni di età, non andrà più nelle scuole. Ma il figlio assicura: «Continuerà a testimoniare la sua esperienza»
MILANO - Dal prossimo aprile la senatrice italiana a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, non andrà più nelle scuole per raccontare l'inferno che provò a tredici anni quando, in conseguenza delle leggi razziali, fu espulsa da scuola, arrestata e portata nel più famigerato campo di sterminio.
«Questo non vuol dire che non continuerà a testimoniare la sua esperienza», spiega il figlio della senatrice a vita, Luciano Belli Paci: "Dopo trent'anni di continui appuntamenti è stanca, provata», ma ha in programma un «ultimo, grande incontro» tra qualche mese, in provincia di Arezzo.
Agli studenti di tutta Italia Liliana Segre ha descritto, con la sua voce calma ma risoluta, l'orrore del tentativo di fuga verso la Svizzera, l'arresto, i mesi passati nel carcere di San Vittore, in cella col padre, e poi l'orrore di Auschwitz.