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CANADARagazza saudita: «Siamo trattate come oggetti, qui sono rinata»

15.01.19 - 18:08
Rahaf Mohammed Alqunun vuole lavorare a sostegno della libertà per le donne di tutto il mondo
Keystone
Ragazza saudita: «Siamo trattate come oggetti, qui sono rinata»
Rahaf Mohammed Alqunun vuole lavorare a sostegno della libertà per le donne di tutto il mondo

OTTAWA - La 18enne saudita Rahaf Mohammed Alqunun, fuggita in Thailandia dal suo paese e dalla sua famiglia, e poi arrivata in Canada, dove il governo del premier Justin Trudeau le ha concesso l'asilo, vuole lavorare a sostegno della libertà per le donne di tutto il mondo.

Attraverso un'interprete ha spiegato ai media Usa che il suo primo obiettivo è imparare l'inglese, e che «è valsa la pena rischiare» per poter vivere un'esistenza più indipendente: «Non avevo nulla da perdere».

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La giovane si è imbarcata di nascosto per Bangkok dal Kuwait, dove era in vacanza con la famiglia, e all'arrivo nella capitale thailandese si è rifugiata in un albergo dello scalo dicendo che temeva di essere uccisa dagli stessi parenti perché aveva abiurato all'Islam e aveva denunciato abusi fisici e psicologici. «Siamo trattate come oggetti, come schiave», ha spiegato, sottolineando di voler «raccontare alla gente la sua storia e cosa succede alle donne saudite».

«All'inizio mi hanno rinchiuso per sei mesi perché mi sono tagliata i capelli - ha precisato - perché nell'Islam è proibito che una donna si vesta come un uomo. Ho subito violenze da mia madre e mio fratello, mi picchiavano». Quindi, la 18enne ha detto di sentirsi molto sicura in Canada, e di sentirsi rinata: «Avrò un lavoro e una vita normale».

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