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GERMANIAFurto del "Big Maple Leaf": «L'accusa non ha uno straccio di prova»

10.01.19 - 18:30
Si è aperto a Berlino il processo per un colpo che è già parte della storia criminale tedesca. Alla sbarra quattro ventenni
Keystone
Furto del "Big Maple Leaf": «L'accusa non ha uno straccio di prova»
Si è aperto a Berlino il processo per un colpo che è già parte della storia criminale tedesca. Alla sbarra quattro ventenni

BERLINO - L’attenzione della stampa, oggi a Berlino, era commisurata alla spettacolarità del colpo, già considerato parte della storia criminale tedesca. Una quarantina di giornalisti si assiepava infatti nell’ingresso del Tribunale della capitale tedesca per l’inizio del processo ai quattro presunti autori del furto del “Big Maple Leaf”, una moneta d’oro del peso di 100 kg e del valore di oltre 4 milioni di franchi rubata da un museo cittadino nel marzo del 2017.

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«Nessuna prova sostanziale» - Gli imputati, di età compresa tra i 20 e i 24 anni, hanno mantenuto il più assoluto silenzio in questa prima giornata di udienze. A parlare per loro sono stati gli otto difensori, che hanno sottolineato come da un’indagine caratterizzata da un enorme investimento di mezzi non sia uscita «una sola prova sostanziale» del coinvolgimento dei loro assistiti: «Degli indizi sono stati presentati come fatti», ha lamentato uno dei legali come riporta la Berliner Zeitung. L’accusa, ha continuato, si basa solo su una segnalazione anonima e la perizia su un video di sorveglianza in cui non sono visibili i volti dei ladri. Molto poco se si considera che sono state condotte 50 intercettazioni telefoniche, 30 perquisizioni e sono stati impiegati cani molecolari, ha dettagliato.

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Un potente clan familiare - Alla sbarra sono due fratelli di 20 e 24 anni e un loro cugino di 20, appartenenti alla famiglia criminale libanese dei Remmo, molto nota a Berlino. Il quarto imputato è un ex guardiano del museo, che avrebbe fornito informazioni e consigli al trio.

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Della moneta più nessuna traccia - Lo spettacolare furto ha avuto luogo nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2017 al Bode-Museum. I ladri sono entrati dalla finestra di uno spogliatoio, hanno spaccato la vetrina contenente la pesante moneta, l’hanno caricata su un carrello, riportata alla finestra e, una volta fuori, trasportata con una carriola lungo i binari della ferrovia fino a un parcheggio. Ad oggi, non è stata ritrovata. Si crede sia stata ridotta in pezzi più piccoli o fusa.            

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