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CONGOEbola, rischio «molto alto» anche oltre il confine

29.09.18 - 14:25
L'OMS ha confermato la scoperta di due casi alla frontiera con l'Uganda
Keystone
Ebola, rischio «molto alto» anche oltre il confine
L'OMS ha confermato la scoperta di due casi alla frontiera con l'Uganda

KINSHASA - Il rischio che ebola si diffonda fuori dai confini del Congo ora è «molto alto» dopo che due casi, confermati, sono stati scoperti vicino al confine con l'Uganda. Lo dice l'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Secondo l'Oms lo scoppio della febbre emorragica nella parte nord-orientale del Paese è ora più preoccupante del precedente focolaio del nord-ovest: e più complicato da contenere a causa di una popolazione fitta e della minaccia dei gruppi ribelli attivi nella regione.

Un attacco mortale a Beni, cuore degli sforzi di contenimento dell'ebola, ha costretto alla sospensione degli interventi sanitari per due giorni. Fino a venerdì i casi confermati di Ebola sono stati 124, 71 i morti. Il precedente focolaio nella provincia di Equateur, sempre in Congo, dichiarato solo una settimana prima dell'attuale, contava 54 casi confermati, 33 i morti.

È la prima volta che un'epidemia di ebola si verifica in questa parte del Congo, colpendo le province del Nord Kivu e dell'Ituri dove oltre un milione di persone sono state costrette a fuggire per i disordini. Gli operatori sanitari hanno dovuto combattere diverse voci e timori sulla malattia. «Alcuni pazienti hanno anche lasciato le strutture sanitarie per cercare assistenza alternativa», ha spiegato l'Oms. Una persona infetta si è trasferita in una "zona rossa" in cui la sicurezza è scarsa e in questo caso portare a termine gli sforzi di risposta all'ebola è «estremamente difficile, se non impossibile».

Il virus si è spostato al confine con l'Uganda quando una donna che aveva partecipato alle sepolture delle vittime di ebola ha rifiutato la vaccinazione e poi è scomparsa, hanno riferito funzionari locali. È morta il 20 settembre in un ospedale di Tshomia, sul lago Albert. Il secondo caso confermato di Ebola in Tshomia, secondo l'Oms, era proprio il partner della donna. «Mentre sono stati compiuti progressi sostanziali, la situazione è precaria», ha spiegato l'organizzazione sanitaria mondiale che continua a raccomandare restrizioni di viaggio. L'Uganda ha dichiarato che si sta preparando a iniziare le vaccinazioni, se necessario. Il ministero della salute del Congo rende noto che oltre 12'000 persone sono state finora vaccinate.

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COMMENTI
 

seo56 5 anni fa su tio
Un motivo in più per chiudere porti e confini!!
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