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Cucinare con FoobyEcco un breve vademecum delle erbette più amate

23.04.21 - 07:00
Le erbe aromatiche non sono il sale nella minestra ma ­aggiungono un certo non so che a molte pietanze.
Fooby
Ecco un breve vademecum delle erbette più amate
Le erbe aromatiche non sono il sale nella minestra ma ­aggiungono un certo non so che a molte pietanze.

Al giorno d’oggi, quando si parla di erbe aromatiche, la maggior parte di noi pensa alle salse, alle marinate o agli intingoli. Invece, le poco appariscenti foglioline verdi sono state per molto tempo simbolo di guarigione e sollievo. Da scavi effettuati nei siti ­degli antichi templi egizi risalenti a 4000 anni fa sono emerse le prime tracce di coltivazione di erbe aromatiche, mentre in Cina e in India le erbe rappresentano da millenni le basi della medicina. Nell’Europa centrale sono stati gli impopolari romani a dare slancio al mondo delle erbe: durante le loro campagne di conquista diffusero ­infatti salvia, rosmarino e lavanda nel continente. Gli orti dei conventi venivano coltivati secondo il modello romano. Nel giardino dell’abbazia di San Gallo, nell’anno 820 si trovavano 16 aiuole dedicate alle piante medicinali. Successivamente, la gamma ­delle erbe aromatiche conobbe una maggiore espansione grazie alla colonizzazione a ­livello mondiale e finì per conquistare le cucine. 

Basilico
Pizza, pasta, pesto: originario dell’Asia, è diventato parte ­integrante della ­cucina italiana, che non ­potrebbe più ­farne a meno. 

Timo
Piatti della cucina mediterranea, pollo, ratatouille: nell’antichità, egizi e greci utilizzavano l’erba provenzale come pianta medicinale e ingrediente per realizzare profumi. 

Menta
Couscous, bevande, dessert: scoperta nel 1696 in Inghilterra, entusiasma con la sua poderosa ­freschezza.

Prezzemolo
Salsa per insalate, ricotta alle erbe, ­zuppe: nell’Europa meridionale cresce ancora spontaneamente in natura. La ­specie riccia è stata coltivata perché il prezzemolo liscio assomiglia alla ­pianta velenosa della cicuta minore. 

Salvia
Gnocchi, pesce, pollo: apprezzata nell’antichità come rimedio ­polivalente, oggi è diffusa in 900 (!) diverse specie. 

Origano
Soufflé, stufati, pizza: originaria dell’Europa meridionale, la pianta ­della famiglia delle Labiate è rinomata anche come pianta ornamentale. 

Aneto
Pesce, pesce e ancora pesce: anche questa erba aromatica è ­originaria dell’Asia e ­viene aggiunta ­fresca alle pietanze.

Rosmarino
Carne alla griglia, patate, fagioli: la ­pianta aromatica è diffusa in tutto il ­bacino mediterraneo e il profumo delle sue ­foglie, simili ad aghi, è inconfondibile

Fooby

Millefoglie al  basilico e limetta


PER 6 pezzi CI VOGLIONO

    • 1 rotolo di pasta sfoglia
    • rettangolare spianata (ca. 320  g)

    • ½ mazzetto basilico
    • ½ mazzetto basilico thai
    • acqua, bollente
    • 2 dl latte intero
    • 3 c. zucchero
    • 1 presa sale
    • 3 tuorli freschi
    • 4 fogli gelatina, ammollati in acqua
    • fredda per ca. 5  min. e sgocciolati
    • 1 limetta, sciacquata sotto ­l’acqua
    • calda, asciugata, la buccia
    • grattugiata e il succo
    • 2 dl panna intera, montata a neve

    • 100 g miele d’acacia liquido
    • ½ mazzetto basilico, tagliato grossolanamente
    • ½ mazzetto basilico thai, tagliato grossolanamente
    • ½ mazzetto cerfoglio, tagliato grossolanamente
    • 1 c. foglioline di timo


ECCO COME FARE

    1. Pasta sfoglia: srotolare la pasta sfoglia, dimezzarla sulla lunghezza, quindi ­tagliarla in 9 strisce sulla larghezza. Sistemarla su una placca insieme alla carta da forno, ­ricoprire la pasta sfoglia con un altro foglio di carta da forno e posizionarci sopra una seconda placca. 
      Cuocere per ca. 15  min. nella parte centrale del forno preriscaldato a 220°. Sfornare e lasciar raffreddare su una griglia. 
    2. Crema: sbollentare il basilico in acqua bollente per ca. 30  sec., scolarlo, quindi passarlo brevemente in acqua fredda e farlo sgocciolare. Frullare il basilico con il ­latte. Con la frusta mescolare il latte e tutti gli ingredienti fino ai tuorli inclusi, portare il composto a sfiorare il punto di bollore a fuoco medio mescolando continuamente. Togliere quindi la pentola dal fuoco. Aggiungere la gelatina alla crema calda, quindi ­passare al colino e versare in una ciotola. ­Incorporare la scorza della limetta, coprire e lasciar raffreddare. Riporre la crema in ­frigo finché i bordi si saranno leggermente solidificati, mescolare bene, quindi aggiungere 1  c. di succo di limetta e la panna ­montata. Mettere da parte il succo di limetta restante. Trasferire la crema in un sac à ­poche con beccuccio liscio (ca. 12  mm di Ø) e riporla in frigo per ca. 1  ora. 
    3. Miele alle erbe: in un bicchiere miscelatore versare il succo di limetta restante, il miele e le erbe aromatiche, quindi ­frullare finemente.
    4. Composizione: spalmare la crema su 6 strisce di pasta sfoglia, sovrapporre altrettante strisce e spalmarle con la crema, quindi richiudere con la pastasfoglia rimanente. Insaporire con 3 c. di miele alle erbe. 


Indicazione: utilizzare il miele restante per dolcificare il tè oppure versarci sopra acqua calda.

 

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