Così Jürg Grossen, presidente nazionale dei Verdi liberali. All'imminente appuntamento elettorale, il partito potrebbe crescere
BERNA - I Verdi liberali si avvicinano alle elezioni federali con molto slancio: secondo i sondaggi elettorali Tamedia, il partito potrebbe crescere. Abbiamo intervistato il presidente nazionale Jürg Grossen.
Jürg Grossen, come mai un giovane straniero di seconda generazione dovrebbe votare i Verdi liberali?
«Ci impegniamo affinché la prossima generazione non debba avere a che fare con problemi climatici o difficoltà finanziarie. Sono dell’opinione che ci dobbiamo assumere delle responsabilità anche in ambito finanziario. E non lasciare tutto nelle mani della prossima generazione».
La Svizzera dovrebbe sottoscrivere l’accordo quadro?
«Assolutamente sì: l’accordo quadro con l’Unione europea è stato negoziato bene».
Quante settimane di congedo paternità si dovrebbero concedere?
«Sono per un congedo parentale di quattordici settimane a testa».
Se potesse portare un cambiamento in Svizzera, quale sarebbe?
«Mi piacerebbe che per soddisfare il fabbisogno energetico del paese si impieghino solo fonti rinnovabili».
Benzina e diesel vanno tassati maggiormente per spingere i cittadini a passare alla mobilità elettrica?
«Certamente!»
Vorremmo conoscerla meglio. Quando è stato ubriaco per l’ultima volta?
«La scorsa settimana abbiamo organizzato un open-air… e ho bevuto un po’ troppa birra».
A casa sua chi si occupa delle faccende casalinghe?
«Principalmente mia moglie. Io aiuto quando posso, ma a dire il vero non faccio tantissimo».
Quando è stata l’ultima volta in cui ha pregato?
«Non mi ricordo».
Possiede una tessera per la donazione degli organi?
«No, ma è molto importante averla. Devo assolutamente farne una».