L'UDC Ticino commenta la scelta odierna di rinviare la decisione relativa al miliardo di coesione. Decisione che verrà presa dal Parlamento che scaturirà dalle urne il prossimo 20 ottobre
MONTEGGIO - La commissione della politica estera del consiglio nazionale, riunita quest'oggi a Basilea, ha scelto di rinviare la decisione relativa al versamento del miliardo di
coesione all'UE a dopo le elezioni. L'unica forza politica ad opporsi a questa proposta è stata l'UDC.
E proprio i democentristi ticinesi, in un comunicato stampa, si dicono «stupiti e delusi» dalla posizione dei due partiti di centro, il PLR e il PPD. «Dopo che i tenori dei due partiti avevano pubblicamente preso l'impegno davanti ai loro elettori di non approvare questo credito qualora il nostro Paese avesse subito delle discriminazioni, eccoli pronti a fare melina e a decidere di non decidere prima del 20 ottobre», scrive la sezione cantonale del primo partito svizzero. Secondo la quale il mancato riconoscimento della Borsa svizzera «è una discriminazione sufficiente per giustificare la difesa degli interessi della Svizzera».
Per l'UDC ticinese la situazione è chiara: «Il Centro, con i loro alleati di sinistra, stanno preparando la fregatura. Ma vogliono servirla a urne chiuse, non sia mai che qualche elettore non apprezzi questa palese ipocrisia!»
Lega: «Cittadini presi per i fondelli» - Anche la Lega dei Ticinesi ha voluto dire la sua sua quella che per il partito di via Monte Boglia è «una presa per i fondelli vero i cittadini». «La decisione della Commissione di politica estera del Nazionale dimostra che i politicanti del triciclo cameriere di Bruxelles - PS, PDD e PLR - non hanno nemmeno il coraggio delle proprie posizioni. Tramano per turlupinare i cittadini con tatticismi da asilo Mariuccia», si legge nel comunicato.