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CAPRIASCALa Sezione PPD di Capriasca con il suo sindaco

04.03.21 - 18:45
Nella lista per il Municipio ci sono 3 donne tra i 7 candidati e giovani che si sono fatti le ossa in Consiglio comunale
PPD di Capriasca
La Sezione PPD di Capriasca con il suo sindaco
Nella lista per il Municipio ci sono 3 donne tra i 7 candidati e giovani che si sono fatti le ossa in Consiglio comunale

CAPRIASCA - La Sezione PPD di Capriasca (lista N° 3) si presenta. Il PPD punta alla riconquista del secondo seggio di Municipale sfuggitogli per pochi voti nel 2016, forte della candidatura per il quarto mandato del sindaco Andrea Pellegrinelli.

La Sezione crede nell’importanza della presenza femminile e dei giovani. Nella lista per il Municipio ci sono tre donne tra i 7 candidati e giovani che si sono fatti le ossa in Consiglio comunale.

La compagine compatta e collaudata si compone di Andrea Pellegrinelli, sindaco uscente, Marco Bianchi presidente della sezione PPD, Giacomo Cattaneo, Giacomo Nobile, Lorenza Ponti Broggini capogruppo in Consiglio Comunale, Nadia Scalmanini e Stéphanie Schärer.

Per il Consiglio comunale la lista è composta da: Alvarez Jorge Andres, Arrighi-Crivelli Ramona, Banfi Fabio, Bianchi Marco, Bianchi Prisca, Cattaneo Giacomo, Filippini Paolo, Gösteris Naim, Mauceri-Lanza Paola, Lepori Christian, Lepori Massimo, Lepori Monica, Mulattieri Giulio, Nobile Giacomo, Pacchiani Daniele (indip.), Ponti Broggini Lorenza, Scalmanini Nadia, Schärer Stephanie, Tuor Alexander (indip.).

Il programma politico del PPD per il futuro prossimo è quello di «valorizzare una politica a misura d’uomo e rispettosa delle istituzioni, forte dei valori tradizionali ma nel contempo aperta alle nuove idee». Gli obiettivi sono «portare a termine al meglio e senza sprechi di risorse l’edificazione della Scuola elementare di primo ciclo, estendere in futuro la rete di teleriscaldamento a più utenti possibili, promuovere i comportamenti virtuosi dei cittadini anche dal punto di vista ecologico, sostenere le frazioni e valorizzare il territorio e le proprietà comunali patrimonio della cittadinanza».

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