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STATI UNITIiPhone 12 Pro Max e mini: uno sguardo agli ultimi arrivati

21.11.20 - 08:24
Indipendentemente dalle dimensioni, gli ultimi iPhone 12 arrivati intrigano più di iPhone 12 e iPhone 12 Pro.
Tio/20min
Fonte Saul Gabaglio
iPhone 12 Pro Max e mini: uno sguardo agli ultimi arrivati
Indipendentemente dalle dimensioni, gli ultimi iPhone 12 arrivati intrigano più di iPhone 12 e iPhone 12 Pro.

CUPERTINO - Li abbiamo testati tutti. Siamo passati da uno all’altro cercando i punti di forza e le debolezze di ogni modello, ma è difficile trovare un vincitore. Forse l’iPhone 12, magari l’iPhone 12 Pro o, perché no, uno dei due ultimi arrivati (e in un certo senso più intriganti) iPhone 12 Pro Max o il piccolo iPhone 12 Mini? Se uno di questi svettasse chiaramente sugli altri a Cupertino avrebbero forse deciso di mantenere la linea che Steve Jobs aveva tracciato con l’inizio dell’era iPhone: un solo modello, il migliore possibile. Oggi però le esigenze dei clienti si sono moltiplicate ed ecco perché anche Apple ha deciso di ampliare l’offerta.
Ecco cosa abbiamo scoperto passando l’ultima settimana con l’iPhone 12 Pro Max e con l’iPhone 12 Mini. 

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iPhone 12 Pro Max - Il più grande, con la fotocamera migliore e con la maggiore durata della batteria. Questi sono i tratti distintivi, gli atout, con i quali Apple presenta l’iPhone 12 Pro Max. Tutto vero e quasi tutto evidente sin dai primi minuti passati con il top di gamma di Cupertino. I 6.7 pollici di diagonale dello schermo Super Retina HDR sono una gioia per gli occhi nonostante la frequenza di aggiornamento dello schermo sia di soli 60 Hz, la metà rispetto ai telefoni concorrenti. Lo abbiamo già scritto, ma lo ripetiamo: a stupire è soprattutto il fatto che con gli iPad Pro Apple ha dimostrato di poter far meglio di quanto abbia deciso di fare con i due modelli Pro. Detto questo la qualità delle immagini è davvero ottima e la dimensione dello schermo rende omaggio al lavoro svolto dalle ottiche. 

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Fotografare - Ed è qui che il modello Max fa la differenza rispetto all’iPhone 12 Pro. Come il 12 Pro anche in questo caso nel pannello posteriore (in vetro) sono posizionate tre ottiche e un sensore LiDAR per la realtà aumentata e per supportare la messa a fuoco quando di fotografa in modalità ritratto in situazioni di scarsa luminosità. In questo modo, rispetto al passato, la modalità notturna è ora disponibile a tutti e tre i livelli di zoom e non più solamente con la fotocamera grandangolare. L’ottica ultra grandangolare, quella che permette di allargare l’orizzonte delle fotografie che scattiamo, è la stessa inserita nell’iPhone 12 Pro. Nell’iPhone 12 Pro Max cambiano invece le altre due fotocamere e, in particolare, la grandangolare che è la fotocamera principale. Nel modello top l’ottica rimane la stessa (f/1.6), ma il maggior volume interno del telefono ha permesso di inserire un sensore del 47% più grande. Rispetto agli altri modelli il numero di pixel rimane lo stesso, ma questi sono ora più grandi e riescono così a registrare una quantità maggiore di luce e a ridurre il “rumore” presente nelle immagini. Il vantaggio, più evidente nelle fotografie rispetto a quando si registra un video, è raggiunto grazie anche al nuovo sistema di stabilizzazione che è attivo non più solo sulle lenti, ma sul sensore stesso. In condizioni di buona luminosità i nostri occhi non notano differenze rispetto agli altri iPhone 12 (Pro e Mini compresi). Il Pro Max da il meglio di sè, e fa la differenza, quando la luce comincia a calare. Al crepuscolo potrebbe capitare che una fotografia scattata con il Max possa risultare più scura di una fatta con il Pro, questo perché il sensore più ampio riesce a captare abbastanza luce da non aver bisogno di entrare in modalità notturna (che rimane comunque facilmente attivabile con un tocco sullo schermo). L’iPhone 12 Pro, invece, non riuscendo più ad avere abbastanza informazioni ricorre alla potenza di calcolo del processore A14 Bionic e al software che gli permette di scattare immagini con tempi di esposizione differenti e fonderli (rapidamente) in un unico risultato. In più di un’occasione, inoltre, ci è capitato che il top di gamma necessitasse di tempi di esposizione più brevi rispetto al modello 12 Pro, a tutto vantaggio della stabilità di chi scatta e della qualità finale.
Per quanto concerne il teleobiettivo dobbiamo dire che la scelta di passare ad una lunghezza focale di f/2.2 non ci soddisfa completamente. Da un lato ci si riesce ad avvicinare maggiormente al soggetto, ma la perdita di qualità se non si riesce a stare molto fermi e se la luce non è ottima, vanifica a nostro parere il vantaggio.

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Video - Lo abbiamo accennato in precedenza e lo ripetiamo con un mal celato senso di delusione frutto, probabilmente, di un eccesso di entusiasmo. Dal punto di vista della qualità dei video il passaggio al modello Max, nonostante il sensore più grande, non comporta un grande passo avanti rispetto all’iPhone 12 Pro. Non ci fraintendete, la qualità complessiva è a nostro parere ottima, ma non sensibilmente migliore rispetto a quanto visto settimana scorsa con l’iPhone 12 Pro. Migliora la qualità di alcuni dettagli nelle aree più scure delle inquadrature, ma per poterli davvero apprezzare servirà uno schermo decisamente più grande dei 17 cm dell’iPhone 12 Pro Max. 


Ingombro - Inutile girarci intorno. Tra dimensioni e peso l’iPhone 12 Pro Max pone oggettivamente qualche problema. Le acrobazie con la mano alle quali ci costringono i quasi 8 centimetri di larghezza sono un’esperienza non sempre piacevole. A meno di avere delle mani molto grandi è impossibile utilizzare il telefono con una sola mano senza dover cambiare più volte impugnatura per spostare il telefono in alto o in basso. È un oggetto senza dubbio ingombrante che però se siete aperti a certi compromessi, come usare due mani e magari tenere il telefono in uno zaino o in una borsa, offre vantaggi indiscussi. La tastiera virtuale è decisamente comoda da usare sia con una mano che in orizzontale. Se usate il telefono oltre che per i social anche per leggere testi lunghi ne apprezzerete immediatamente le dimensioni che permettono di vedere meglio il testo e di vederne di più in una singola schermata. Se poi avete l’abitudine di usarlo anche per vedere molti video oltre alle dimensioni delle immagini apprezzerete senz’altro la qualità e potenza dell’audio, davvero impressionante. Sacrificando la comodità avrete però anche una batteria decisamente più grande che garantisce un’autonomia largamente superiore alla classica giornata fuori casa.

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iPhone 12 mini - Se non amate la tendenza al gigantismo del mondo degli smartphones allora potrebbe essere giunto il momento di guardare con attenzione l’iPhone 12 mini. Ci siamo dedicati all’iPhone 12 mini dopo due giorni di test del Max e, alla fine della settimana, ci siamo accorti di avere ancora in tasca proprio il mini. Non perché ci fosse qualcosa di particolare da scoprire rispetto agli altri iPhone 12, l’iPhone 12 mini ha infatti le stesse identiche specifiche del modello con schermo da 6.1 pollici, ma compresse in un volume sensibilmente ridotto. Questo aspetto impatta su due semplici aspetti: esperienza d’uso e durata della batteria. Sembrerebbe quindi esserci poco da scoprire, ma quel poco è a nostro parere molto interessante. Un telefono piccolo (più corto e più stretto dell’iPhone SE) ma con uno schermo non poi così piccolo. Rispetto all’iPhone SE, l’iPhone 12 mini ha infatti un pannello Retina display HDR da 5.4 pollici di diagonale con, addirittura, la maggiore densità di pixel (476 pp) di tutta la nuova gamma. In questo caso vale il discorso opposto rispetto a quello fatto per il Max: telefono piccolo, batteria piccola. Arrivare a fine giornata non è impossibile e dipende chiaramente dalle abitudini di utilizzo. Possiamo prendere quanto scritto nel paragrafo precedente ribaltando però il discorso: se non leggete tanto sul telefono, se non passate il tempo guardando video e se non dovete scrivere messaggi o email troppo lunghi, allora potreste aver trovato il telefono perfetto per voi senza dover scendere a compromessi sulle prestazioni complessive (e senza crampi alle mani).

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Conclusione - Come dicevamo all’inizio scegliere il migliore è molto difficile perché i quattro modelli condividono molte delle specifiche principali. Stesso processore A14 Bionic, stesso design con i bordi piatti, stesso schermo Retina display HDR e “scudo in ceramica” per tutti e quattro. La scelta, quindi, deve considerare altri aspetti. I modelli Pro sono pensati per chi cerca particolari prestazioni fotografiche o video. Nel complesso ci sembra che l’iPhone 12 e l’iPhone 12 Pro possano essere la scelta più adatta a chi desidera cambiare telefono senza stravolgere le proprie abitudini (già segnate da una tendenza al gigantismo). I due modelli appena testati, l’iPhone 12 Pro Max e l’iPhone 12 mini, ci costringono ad un cambiamento rispetto al modello precedente. Per questa capacità di offrire un’esperienza differente (o di tornare a dimensioni passate) ci emozionano di più, ci sembrano più intriganti e quindi li preferiamo (perderanno il loro fascino con il tempo?).
Per quanto riguarda i costi, si può pagare un po’ di più o un po’ di meno rispetto ai due modelli più classici. L’iPhone 12 Pro Max varia da 1229.- CHF a 1589.- CHF, a parità di dimensione della memoria interna (128/256/512 GB) costa 100.- CHF in più del Pro. L’iPhone 12 mini (da 779.- CHF a 959.- CHF) si posiziona 100.- CHF al di sotto dell’iPhone 12 a parità di memoria interna.

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Calamita - Poche righe per parlare degli accessori e in particolare di quelli calamitati che sfruttano il nuovo sistema di ricarica e il magnete che lo caratterizza. Il nuovo caricatore ci piace molto, è rapido (leggermente meno con i mini a causa delle piccole dimensioni del telefono e della batteria) e decisamente pratico. Le custodie fanno il loro lavoro, come sempre. Ci incuriosiva invece il nuovo porta carte (65.-CHF). Abbiamo testato anche quello e siamo contenti a metà. Con il Max aiuta un po’ la presa, cosa positiva, ma ai nostri occhi esteticamente parlando ci sembra un po’ sgraziato. Il meglio lo da a nostro parere con il mini perché le dimensioni dei due si adattano l’un l’altro perfettamente. Il fatto che ci stiano solo tre carte (o due e una banconota), ci obbliga a sceglierle continuamente quando usciamo da casa in base a cosa faremo. Non una tragedia, ma visto il prezzo…

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