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Valentina MühlemannUna campagna di cuore

30.03.23 - 17:39
Valentina Mühlemann, candidata numero 53 al Gran Consiglio per la lista 6 Avanti con Ticino & Lavoro.
Foto Valentina Mühlemann
Una campagna di cuore
Valentina Mühlemann, candidata numero 53 al Gran Consiglio per la lista 6 Avanti con Ticino & Lavoro.

Tra le tante cose che ho sempre detto “non lo farò mai” ci sta anche la politica, tuttavia gli ultimi tre anni sono stati caratterizzati da momenti che hanno lasciato il segno in tutti noi. Lamentarmi dal divano non poteva certo fare la differenza e così mi sono lanciata in questa causa. Ho scelto la Lista 6 Avanti con Ticino e Lavoro, perché mi sono sentita rappresentata dal pensiero e dal coraggio di Amalia e di Evaristo, che hanno come priorità la questione del lavoro. Quando sono diventata mamma ho dovuto fare i conti con le scelte dissennate di gioventù, quella di cui pago lo scotto più pesante è stata quella di abbandonare gli studi per un impiego molto ben pagato; non considerando che un giorno la difficoltà di reinserirmi nel mondo del lavoro sarebbe stata enorme. 

Ho avuto l’enorme privilegio di poter crescere i miei figli fino all’età scolastica senza preoccuparmi di nient’altro, purtroppo però la vita a volte non va secondo i piani e mi sono ritrovata a dover cercare un impiego che tutt’ora non trovo. Manca il bachelor, manca un attestato AFC, mancano all’appello gli ultimi 10 anni di esperienza, insomma manca sempre qualcosa e come se non bastasse la domanda più frequente è: “Signora, vedo dal suo cv le tante esperienze maturate negli anni, il suo profilo sarebbe interessante, ma i bambini dove li lascia mentre va a lavorare?”. Posto che, se mi candido per una posizione, so che i miei ragazzi staranno con persone di fiducia e che la questione non dovrebbe nemmeno essere presa in considerazione, la preoccupazione deve restare nel cuore dei genitori.

Per fortuna il mio percorso di studi mi ha dato comunque la possibilità di poter fare qualche supplenza nelle scuole. Altro tasto dolentissimo è appunto la mancanza di un attestato, mi sono rivolta a vari enti e i percorsi formativi non mancano, anzi! Purtroppo però l’accesso a questi ha condizioni poco inclusive: i costi, il fatto che occorre essere già impiegati nel ramo, il numero di crediti formativi e via dicendo.

Vi sono casi particolari in cui l’accesso a queste formazioni andrebbe quantomeno rivisto, dando una possibilità a chi vuole impegnarsi a non usufruire dell’assistenza sociale o a
uscire da una situazione di grave precariato. Purtroppo o per fortuna si richiedono dei profili qualificati e adatti alle varie funzioni, d’altro canto però piuttosto che formare o finire di formare persone con volontà o con un background già avviato si assumono impiegati da altri paesi e questo non fa altro che portare alla rassegnazione nel percepire degli aiuti sociali e ad arrotondare con attività non dichiarate e soprattutto non assicurate e pericolose per la salute e per l’economia del Cantone.

Con la mia candidatura vorrei portare alla luce questi aspetti, trovare delle soluzioni per chi veramente si impegna ad avere un riscatto personale all’interno di questa società difficile, vorrei che i genitori non venissero additati come incoscienti o anaffettivi se affidano i figli a terzi. Le problematiche legate al mondo del lavoro hanno varie sfaccettature, Avanti con Movimento Ticino e Lavoro ha davvero il potenziale di poter far fronte ai vari aspetti di questa quotidianità, le persone che si sono messe a disposizione per la lista 6 sono tutte persone con delle storie da raccontare e che dunque possono rappresentare al meglio le voci di tutti noi.

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