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LIGORNETTOAl Museo Vincenzo Vela una mostra dedicata a Carl Burckhardt

08.06.18 - 14:00
Verrà ospitata dal 10 giugno al 28 ottobre 2018
Al Museo Vincenzo Vela una mostra dedicata a Carl Burckhardt
Verrà ospitata dal 10 giugno al 28 ottobre 2018

LIGORNETTO - “Echi dall’antichità. Carl Burckhardt (1878-1923). Uno scultore tra Basilea, Roma e Ligornetto”. È questo il titolo della nuova mostra ospitata dal Museo Vincenzo Vela di Ligornetto da lunedì 10 giugno al 28 ottobre 2018.

L’ampia mostra monografica è dedicata a una delle figure più innovative della scultura svizzera del Novecento. Curata da Gianna A. Mina e Tomas Lochman, l’esposizione presenterà per la prima volta nella Svizzera italiana un nucleo consistente di opere scultoree di Burckhardt, unitamente a una selezione di dipinti e disegni.

Dopo Ligornetto la mostra verrà presentata, in forma più circoscritta, al Kunstmuseum di Basilea dal primo dicembre 2018 al 31 marzo 2019. Entrambe le sedi corrispondono a due tappe salienti dell’itinerario umano e professionale di Carl Burckhardt: Basilea è la città che lo vide attivo per molti anni e che conserva tuttora diverse sue importanti realizzazioni, mentre Ligornetto, località dove ultimò diverse opere distintive della sua maturità artistica, fu la sua ultima residenza.

Le opere in mostra saranno circa 120, provenienti da musei e collezioni di prestigio (tra cui il Kunstmuseum di Basilea e il Kunsthaus di Zurigo), oltre che da raccolte private svizzere.

L’obiettivo è di illustrarne il percorso biografico e artistico nelle sue differenti sfaccettature: dalla formazione a Basilea e a Monaco ai soggiorni romani, dal fecondo periodo basilese fino a quello, breve ma altrettanto proficuo, trascorso in Ticino. Un’attenzione particolare verrà riservata alle opere scultoree che Burckhardt eseguì per tre importanti edifici progettati dal celebre architetto Karl Moser: la Pauluskirche di Basilea, il Kunsthaus di Zurigo e la stazione badese di Basilea.

Il titolo della mostra, Echi dall’antichità, evoca un tratto essenziale della sua produzione: Burckhardt attinge infatti i soggetti delle proprie sculture dalla mitologia classica, per poi tradurli in una cifra personale. Da Zeus e Amore a Venere, dalle Amazzoni alle figure allegoriche, dalle divinità fluviali ai cavalieri eroici: queste opere, benché caratterizzate ognuna da una peculiare ricerca espressiva, condividono un repertorio tematico che le unisce in un ideale filo rosso.

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