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LUGANOMaria Joao Pires, ecco la signora del pianoforte

27.01.16 - 06:01
La pianista portoghese propone un programma interamente dedicato a Beethoven e Schubert
Maria Joao Pires, ecco la signora del pianoforte
La pianista portoghese propone un programma interamente dedicato a Beethoven e Schubert

LUGANO - Dopo Radu Lupu e Andras Schiff, un’altra stella della tastiera, questa volta al femminile, arriva al LAC di Lugano per un récital cameristico. La pianista portoghese Maria João Pires, classe 1944, interprete eccelsa del repertorio classico viennese, propone un programma interamente dedicato a Beethoven e Schubert, insieme ad un suo allievo, il serbo Miloš Popovic. I due artisti si alterneranno al pianoforte nell’esecuzione delle Sonate op. 111 e op. 53 di Beethoven e siederanno invece fianco a fianco per due pagine schubertiane a quattro mani.

Occasione imperdibile per gli amanti del pianoforte, martedì 2 febbraio al Teatro LAC. Protagonisti della serata saranno una decana della tastiera, l’artista settantaduenne Maria João Pires, e il trentenne Miloš Popovic, vincitore di numerosi concorsi internazionali, tra cui quelli di Gorizia e Belgrado. La Pires, insignita nel 2002 del prestigioso IMC-Unesco International Music Prize, si dedica da decenni alla riflessione sull’influenza che l’arte può esercitare sulla vita e sulla società, portando nei suoi seminari internazionali le sue innovative idee pedagogiche. Maestra e allievo hanno collaborato all’interno di un singolare progetto in Belgio, dove attualmente Popovic vive: nell’ambito della Music Chapel Reine Elisabeth hanno preso parte al Partitura Project, in cui un gruppo di giovani pianisti di talento si sono uniti intorno alla grande artista portoghese per creare una virtuosa sinergia, un’alternativa possibile in un mondo troppo concentrato sulla competitività.

Est e ovest d’Europa si incontrano nell’esperienza di Maria João Pires e Miloš Popovic – portoghese lei, serbo lui -, intorno alla musica di due grandi autori nati e vissuti invece nel cuore del vecchio continente: Beethoven e Schubert. I protagonisti del concerto rappresentano anche due generazioni distanti, l’una erede dell’altra, e sarà perciò interessante ascoltarli separatamente e in duo.

Elegante il programma in cartellone: a fare da sipario iniziale e conclusivo, due pagine di Schubert a quattro mani, entrambe composte nell’ultimo anno di vita dell’autore, il 1828. L’Allegro in la minore Lebensstürme D 947 è un lavoro singolare, forse concepito come movimento di una sonata mai scritta e pervaso da un profondo senso di inquietudine. Celeberrima la Fantasia in fa minore D 940, considerata un vero pilastro nel repertorio per duo pianistico ed attraversata dalla splendida vena melodica di Schubert. La Fantasia è dedicata ad una allieva, la giovane nobildonna Caroline Esterházy, che con il compositore austriaco ebbe una relazione amorosa.

Di Beethoven, la Pires interpreterà l’op. 111, ultima sonata del genio di Bonn, caratterizzata da una ricerca formale innovativa per l’epoca e incentrata sulla sublime arte della variazione. Popovic eseguirà invece l’op. 53, la Waldstein – dal nome del dedicatario -, esempio della cosiddetta seconda maniera beethoveniana, in cui profondità d'ispirazione e virtuosismo tecnico – caratteristiche che Beethoven incarnava sia da autore che da pianista – si fondono con esiti di sorprendente modernità.

Il programma

Appuntamento alle 20.30 alla Sala Teatro LAC

Martedì 2 febbraio 2016 – 20.30

Sala Teatro LAC

Interpreti

Maria João Pires, pianoforte

Miloš Popovic, pianoforte

Programma

Franz Schubert (1797-1828)

Allegro in la minore per pianoforte a quattro mani Lebensstürme, D 947 (1828)

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Sonata n. 32 in do minore, op. 111 (1822)

Sonata n. 21 in do maggiore, op. 53 Waldstein (1804)

Franz Schubert

Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani, D 940 (1828)

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