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Una Lady Gaga così non l'avete mai vista: "A star is born"

IN PRIMA FILAUna Lady Gaga così non l'avete mai vista: "A star is born"

09.10.18 - 08:57
È il film più atteso dell'anno. Arriverà giovedì nelle sale. Bradley Cooper debutta in regia, e va così così. Grande prova di attrice per Lady Gaga
Keystone
Una Lady Gaga così non l'avete mai vista: "A star is born"
È il film più atteso dell'anno. Arriverà giovedì nelle sale. Bradley Cooper debutta in regia, e va così così. Grande prova di attrice per Lady Gaga

LUGANO - Dimenticatevi per un attimo la Lady Gaga capelli biondi, trucco pesante, look da vamp ed eccessi vari. Quella che vedrete in “A Star is born” è un’artista come non l’avete mai vista. La stampa americana si è già sbizzarrita con titoli come “È rinata una stella”. Per la cantante americana è stata una bella sfida: «Non mi son mai sentita molto vulnerabile senza il mio look, ma mi ci sono buttata, è stato un tuffo nell’acqua gelida» aveva dichiarato tempo fa a Vanity Fair parlando proprio del film diretto da Bradley Cooper, attore con un passato da 4 nomination agli Oscar e che qui è alla sua prima volta da regista.

Del film esistono altre tre versioni (vedi sotto). La storia è dunque ben nota: l’ascesa di una ragazza di talento e la parallela caduta negli inferi  del suo uomo, cantante, un tempo sulla cresta dell'onda e oggi alcolizzato e a fine carriera. Morale: nessun successo è eterno, e se la vita ti regala qualcosa, qualcos’altro ti deve pur togliere. Il film non si discosta molto dall’ultima versione del 1976, quella con Barbra Streisand. Il duello Lady Gaga-Streisand finisce a pari merito. Entrambe eccellenti sia nella recitazione, sia nel canto. Tra l’altro la Streisand si è pure recata sul set per assistere ai lavori, e sembra che abbia dato la sua benedizione. Il capolavoro indiscusso resta comunque la versione del 1954, quella firmata da George Cukor, con una superlativa Judy Garland che continua a non avere paragoni.

Se l’è cavata bene anche Bradley Cooper, meglio come attore che come regista. Per la sua prima prova dietro alla macchina da presa, restiamo appena nel campo della sufficienza, gli si perdona qualche ingenuità come il debutto sul palco di Ally (Lady Gaga) che sembrava di stare in un talent show con il pubblico delirante di fronte agli acuti della cantante.  A Star is born non ha mai vinto tanti Oscar. Vediamo se quest’anno riconfermerà la regola o farà incetta di statuette.

LA VERSIONI PRECEDENTI

1937

È il primo film. È quello che sentiamo più lontano per ovvie ragioni storiche. Puo' sembrare a volte un po' naif, e racconta la storia di una ragazzotta di provincia intenzionata a tutti i costi a sfondare nel mondo del cinema. Erano i tempi in cui la macchina hollywoodiana sfornava glorie, starlette, dive e divette e le ragazze sognavano di diventare attrici. Il ruolo di incarnare il sogno americano fu affidato a Janet Gaynor. Il suo nome oggi non ci dice nulla, ma ha realizzato ben 37 film e si è portata a casa tre Oscar nel 1929 con tre film diversi. Il film ebbe 7 nomination. Vinse un solo Oscar: miglior sceneggiatura originale.

 

1954

È il capolavoro assoluto. Se non altro per la straordinaria interpretazione di Judy Garland (mamma di Liza Minnelli) che qui torna al cinema dopo 4 anni di assenza. Il film serviva per rilanciare la carriera della Garland dopo i problemi di salute dovuti ad uso eccessivo di alcol. Il film ebbe un grande successo. Judy Garland fu nominata agli Oscar, ma la statuetta le fu portata via da Grace Kelly con un film che pochi ricordano, "Una ragazza di campagna". Il film è stato reso immortale dalle indimenticabili musiche di Gershwin. Cinque nomination, ma nemmeno un Oscar.

 

1976

È la versione più famosa. Qui la storia si sposta dal mondo del cinema al mondo della musica rock. Primeggia soprattutto la voce di Barbra Streisand. Il film è costruito soprattutto su di lei. Barbra in quel periodo aveva bisogno di svecchiarsi e conquistare anche il pubblico più giovane. Ci riesce proprio con questo film, e con lo straordinario leit motiv "Evergreen", la colonna sonora che la riportò ai vertici delle classifiche mondiali. Del brano esiste anche un'orribile versione in italiano. Il film ebbe quattro nominations. Vince solo un Oscar, quello come migliore canzone. 

 

 

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