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LUGANORiflettori sulla violenza, cinema musica e incontri

02.06.17 - 08:09
Al via la sesta edizione di OtherMovie Lugano Film Festival con un tema di cui sentiamo parlare tutti i giorni
Riflettori sulla violenza, cinema musica e incontri
Al via la sesta edizione di OtherMovie Lugano Film Festival con un tema di cui sentiamo parlare tutti i giorni

LUGANO - La violenza. Tema complesso, difficile, subdolo. E, purtroppo, sempre d’attualità a causa della sua natura multiforme. OtherMovie Lugano Film Festival sceglie di confrontarsi per la sua sesta edizione con questa tematica delicata e che offre numerosi spunti di riflessione. L’intero programma si ramifica attorno alla violenza, tematizzandone le varie declinazioni che la compongono attraverso proposte cinematografiche e artistiche accompagnate da dibattiti, confronti, momenti di scambio.

L’appuntamento è dal 5 al 14 giugno, con due eventi speciali prima dell’inizio del festival. Prima dell’apertura, il festival torna con un evento speciale a Casa Astra a Mendrisio.

Durante la serata saranno proposti un film peruviano (“Welcome to Los Cabitos”) che tematizza la detenzione clandestina dei sospettati di appartenenza al Sendero Luminoso durante gli anni Ottanta e un documentario (“In the same boat”) che tratta alcune delle principali sfide della società odierna tramite interviste ai maggiori pensatori ed economisti contemporanei: da Zygmunt Bauman a Tony Atkinson, da Sege Latouche a Mauro Gallegati. Il regista del documentario, Rudy Gnutti, sarà presente alla cena comune che si terrà nel prezioso spazio di accoglienza del Mendrisiotto.

L’apertura vera e propria quest’anno sarà una grande festa. Dalle 20 del 6 giugno lo Studio Foce sarà la cornice per accogliere tutti gli amici e i simpatizzanti del nostro progetto e per brindare al sesto anno di vita della manifestazione. Le protagoniste della serata saranno la video arte e la musica. Durante la proiezione di opere di diversi artisti locali e internazionali, numerosi momenti musicali per tutti i gusti si susseguiranno sul

palco. Darà il via alle danze la cantautrice e cabarettista berlinese Stereochemistry, seguita dal trio composto dal chitarrista e cantautore Simone Baldini Tosi, dal violoncellista Kerem Brera e dalla violinista Maristella Patuzzi. Quest’ultima, con Sara Beretta Piccoli e Tamara Merlo, inscenerà l’evocativa performance “Io non ho paura”. Altri importanti contributi musicali saranno dati da Marko Miladinovic, dai Fedora Saura, da Baby Lou e dai Balkan Lovers.

Il 2 giugno sarà inaugurata all’ArtHouse Lux di Massagno l’esposizione fotografica “10 anni di Kustendorf”, in collaborazione con l’omonimo festival del film creato da Emir Kusturica e con la scuola di cinema di Lugano (Cisa). Le immagini saranno l’occasione per ricordare gli amici e i colleghi del pluripremiato regista balcanico, che in questo decennio hanno visitato l’etnovillaggio costruito nella Serbia sud-occidentale. Fra questi: Johnny Depp, Diego Armando Maradona, Cristian Mungiu, Asghar Farhadi, Isabelle Huppert, Matteo Garrone, Jean-Pierre e Luc Dardenne, per citarne alcuni. La mostra sarà visitabile durante gli orari d’apertura del cinema fino alla fine del festival.

Il 10 giugno, sempre al Lux sarà proiettato il documentario realizzato da Kusturica stesso sulla propria creatura, mentre l'11 sarà presentata al pubblico una scelta di cortometraggi presentati al Film Festival di Kustendorf.

Il 7 giugno all’Art on… paper di Paradiso verrà presentata un’esposizione fotografica dal titolo “Perdite [S]velate” dell’artista italo-svizzera Giuli Gibelli. La mostra – aperta per dieci giorni – propone il punto di vista della fotografa sulle perdite che vive chi è vittima di violenza.

Tra i momenti più attesi della rassegna, la proiezione di “Dietro gli occhiali bianchi” documentario che - tramite il racconto di mostri sacri del cinema come Martin Scorsese e Giancarlo Giannini - propone il racconto della vita e della carriera di Lina Wertmüller. La pellicola, una prima in Svizzera, contiene numerosi video e immagini inediti ed è stata realizzata da Valerio Ruiz, suo aiuto regista e stretto collaboratore. Ruiz sarà presente la sera della proiezione per portare una sua riflessione personale sulla celebre cineasta italiana. Il 7 giugno al Cinestar.

La violenza nella sua forma psicologica e di genere sarà il punto centrale da cui si svilupperà la serata dell’8 giugno al Cinestar. Le registe Cristina Puccinelli e Elisabetta Pandimiglio toccheranno infatti - tramite rispettivamente il corto “Stella amore” e il documentario “Sbagliate” - il tema delle donne che non desiderano avere figli e di come vengano viste dalla società. In chiusura di serata, organizzata in collaborazione con MissDonna Club, seguirà una tavola rotonda a cui saranno presenti le due cineaste e curata dalla dottoressa Piera Serra. In continuità con quanto fatto finora, il 9 giugno la sala di Massagno ospiterà quattro cortometraggi greci provenienti dal Greek Film Center di Atene.

Uno spazio ancora maggiore, si diceva, è stato conferito quest’anno ai momenti di incontro e di scambio su argomenti d’attualità. Per questo, visto l’alto gradimento suscitato nel 2016, raddoppierà l’appuntamento per la sezione “A proposito del Medio Oriente/About the Middle East”, curata dalla giornalista Chiara Sulmoni.

Dopo la Siria l’anno scorso, il focus si sposta ora sull’Afghanistan. Venerdì 9 sarà proiettato “Kabullywood” premio della critica al Festival del Film Orientale di Ginevra. Ospiti della serata saranno Farhad Bitani - ex capitano dell’esercito afghano - e Claudio Bertolotti - ex ufficiale della Nato reduce dallo Stato asiatico -, che faranno il punto sullo stato attuale del martoriato Paese. Il 10, a margine di altre proiezioni di valore, si ribalterà il punto di vista trattando il tema della sicurezza con gli occhi dell’Europa. Oltre a Bertolotti, partecipa al dibattito e l’esperto di sicurezza Stefano Piazza. Seguirà all’incontro la proiezione del lungometraggio “Sporazum” (letteralmente “Accordo”), che affronta il tema del difficile ritorno dei serbi alle proprie case in territorio kosovaro.

Un gradito ritorno è l’artista ticinese Pierre Casè. A lui è dedicata una serata speciale - il 12 giugno al Cinestar - con la proiezione del documentario “Come in una favola” realizzato da René Pandis e Thomas Radlwimmer. La pellicola indaga sulla vita e sull’opera dell’artista valmaggese, che per parlarne sarà presente all’evento assieme a Pandis. Il 13 giugno invece ci sarà spazio per un momento di meta riflessione di sicuro interesse. All’i2a alle 18.15 prenderà avvio il dibattito “Il cammino incerto. Dove va il cinema”. Il produttore Nicola Bernasconi, il direttore del Cisa e dell’ArtHouse Lux Domenico Lucchini e Roberto Rippa, co-direttore della rivista digitale “Rapporto Confidenziale” affronteranno la crisi della settima arte. A seguire il film “Cut” che tematizza il problema attraverso lo sguardo di un operatore cinematografico. Sempre il 13 sarà proiettata la pellicola “Babylon Sisters” di Gigi Roccati. Il lungometraggio italiano affronta con piglio brillante il tema dell’integrazione.

Il 14 giugno si terrà infine “[S]guardo da vicino” il concorso ufficiale di OtherMovie. Le undici pellicole arrivate alla fase finale saranno giudicate da una giuria internazionale che al termine della giornata premierà le opere più meritevoli. In chiusura di festival nuovamente un momento di festa e allegria. Alle 22 Sarà proiettato il documentario di Engjell Ndocaj “Marco Zappa: La musica è la mia vita... ma l’Albania è il mio amore”, un viaggio nella vita artistica di tre musicisti. A seguire, il party “Back to the 60”: concerto del Trio Marco Zappa, con Angelo Quatrale e Ilir Krzekurti. La serata si terrà all’ArtHouse Lux.

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