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LUGANOIl wrestling ticinese si scopre "internazionale" sul ring a Lugano

25.11.22 - 09:30
Ne parliamo con Kreen, combattente mascherato da cobra e atteso protagonista del match di cartello di sabato 26
Kreen
Il wrestling ticinese si scopre "internazionale" sul ring a Lugano
Ne parliamo con Kreen, combattente mascherato da cobra e atteso protagonista del match di cartello di sabato 26

CANOBBIO - È un 30enne luganese il wrestler mascherato (da cobra) che combatterà, per la prima volta in un match internazionale, nel corso del “Pro wrestling Live Lugano XIII”, in programma sabato 26 (ore 20.15) al Fight Gym Club di Canobbio.

La passione per la lotta - Con Kreen, nome di "battaglia" del ticinese, scopriamo tutti i segreti del wrestling made in Ticino, che ha dato vita a una vera propria scuola, la Fight Club Gym Club. «La mia passione è nata nel 2004 quando la TV italiana passava il wrestling, fu amore a prima vista. Allora però in Svizzera non c’erano opportunità, così ho dovuto aspettare fino al 2017, quando ho scoperto i corsi del wrestler e allenatore Luca “Belthazar” Rusconi».

La dimensione del fenomeno - Oggi la lotta ne ha fatta di strada visto che sono otto gli atleti della Pro Wrestling Training Ticino. «Ora possiamo garantire uno show al 50% tutto ticinese, anche l’arbitro fa parte del nostro team. Ci prepariamo in palestra quotidianamente, dalle ore 10 alle 14. Partiamo da un riscaldamento, passiamo poi alla condizione fisica e tattica, fino alle prove dei match. Fondamentale é la condizione aerobica visto che dobbiamo restare al top anche per 25 minuti consecutivi»

La maschera del cobra - «Provo un infinito amore per il Messico e la sua tradizione nella lucha. Lì la maschera è tutto: amore, identità, onore. Così io mi ispiro a Rey Mysterio e Tiger Mask. Ho scelto il cobra perché ha generalmente un significato negativo, mentre io vorrei trasformarlo in eroe positivo come sono io».

I fan e l'età - «Sono i bambini ad adorarmi. Ma poi ci sono anche giovani e adulti». Ed è proprio un bambino di dieci anni il più piccolo aspirante wrestler. «Sì, il più giovane tra i nostri aspiranti luchador ha dieci anni ed è molto determinato. Del resto la nostra è una disciplina aperta anche ai più giovani: consiglio il primo approccio a partire dagli otto anni».

Il professionismo è un obiettivo - «Al momento siamo dei semi professionisti. Sogno però che anche in Svizzera presto si possa diventare professionisti, come accade già in Messico, Giappone e Stati Uniti».

La serata di gala al Fight Gym Club - «Sarà un grande spettacolo e invito tutti i ticinesi a venire a vederlo. Ci saranno tre match titolati: il mio per la cintura di “Lucha Libre Barcelona”, poi un titolo Inglese e infine uno di livello Europeo. Il gran finale prevede poi una "battle royal" con 15 wrestler che si alterneranno sul ring, per vincere la Lugano Cup».

Il match di cartello - Nel corso del “Pro wrestling Show XIII” assisteremo alla sfida internazionale di Kreen contro il madrileno Noah Striker.  «Sarà l’incontro fondamentale della mia carriera. Dopo cinque anni in giro per Svizzera e Italia è arrivato finalmente il momento che attendevo. Con Striker, che è il più forte che abbia mai incontrato, non siamo in contatto. So che mi sta studiando ed entrambi vogliamo aggiudicarci la cintura. Per farlo utilizzerò l’effetto sorpresa: colpi e tattica che non si aspetta».

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