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MobilitàI taxi volanti potrebbero decollare già dall’anno prossimo

25.02.22 - 11:00
Il traffico è dannoso per l’umore e il portafogli.
Voloport. Foto: Volocopter
L’impresa tedesca Volocopter non lavora solo ai taxi volanti ma sviluppa anche hubs per il traffico aereo grazie a Voloport.
L’impresa tedesca Volocopter non lavora solo ai taxi volanti ma sviluppa anche hubs per il traffico aereo grazie a Voloport.
I taxi volanti potrebbero decollare già dall’anno prossimo
Il traffico è dannoso per l’umore e il portafogli.
Una possibile soluzione per il traffico di prossimità è offerta dallo spazio aereo e lo sviluppo di taxi volanti è ormai in fase avanzata. Prima di poter offrire voli commerciali, ci sono però ancora alcuni ostacoli da superare.

Traffico. L’auto non si muove di un millimetro. La frustrazione aumenta e diventa quasi palpabile. Quale automobilista non ha sognato almeno una volta di premere un bottone e decollare superando la coda in volo?

Sembra fantascienza ma potrebbe presto essere realtà, perlomeno per quanto riguarda il servizio di taxi e di trasporto merci. Alcune imprese stanno attualmente sviluppando i cosiddetti taxi volanti chiamati anche eVTOL: «electric Vertical Take-off and Landing Aircraft».

Nelle città, gli imbottigliamenti sono un problema sempre più grosso. Chi deve spostarsi per lavoro si trova confrontato sempre più spesso con tempi morti passati in colonna. I manager nelle grandi metropoli come Hong Kong o San Paolo sfruttano quindi sempre più gli elicotteri per arrivare in tempo alle varie riunioni.

I primi taxi volanti decolleranno nel 2023

Gli elicotteri sono però rumorosi e dannosi per l’ambiente. A porre rimedio ci pensa la «Urban Air Mobility», lo sfruttamento commerciale dello spazio aereo cittadino. Negli ultimi anni sono stati investiti diversi miliardi di dollari in progetti per lo sviluppo di taxi volanti e a livello mondiale sono state fondate numerose startup per la produzione di velivoli elettrici a decollo verticale.

In Germania, l’impresa Lilium desta ad esempio parecchio scalpore. Attualmente sta sviluppando un eVTOL con sette posti a sedere. Il Lilium-Jet dovrebbe essere disponibile in commercio nel 2024 per garantire il trasporto tra una città e l’altra a emissioni zero.

L’impresa di Monaco di Baviera «Lilium» sta testando un progetto in fase avanzata che potrebbe decollare nel 2024. Fonte: Youtube/Lilium

Dalla Germania e da Singapore proviene invece l’impresa Volocopter. Tra i prodotti sviluppati da questa impresa troviamo ad esempio Voloconnect e Volocity, un eVTOL a guida autonoma con due posti a sedere e diciotto rotori. Grazie ai cosiddetti Voloports, i Volocopter avranno a disposizione un’infrastruttura adatta per decollare, atterrare e caricare merci e passeggeri.

Voloconnect di Volocopter. Fonte: Youtube/Volocopter

Anche le grandi imprese hanno riconosciuto il potenziale di questi progetti. Le case automobilistiche Toyota e Hyundai e i costruttori di aeroplani Boing e Airbus investono nel futuro dei taxi volanti. Con CityAirbus, l’impresa Airbus sviluppa un multicottero che potrà decollare per la prima volta nel 2023.

Anche i produttori di velivoli come Airbus sviluppano taxi volanti come ad esempio CityAirbus. Fonte: Youtube/Airbus

Secondo uno studio di Porsche Consulting, entro il 2035 saranno circa 23 000 i taxi volanti impiegati a livello commerciale. Roland Berger, consulente presso Porsche, ritiene che entro il 2050 i taxi volanti operativi sul mercato saranno 160 000.

Trasformazione della sorveglianza dello spazio aereo

Gli ostacoli da superare sono però ancora molti. Uno studio del Fraunhofer Institut ritiene che le sfide maggiori siano lo sviluppo dell’infrastruttura e l’aumento del traffico aereo: è necessaria una ristrutturazione dell’intera sorveglianza dello spazio aereo. Occorre anche creare uno standard per le stazioni di ricarica.

Non da ultimo, anche gli abitanti delle città dovranno accettare il traffico aereo. Il rumore generato dovrebbe essere un problema minore rispetto alla densità del traffico aereo. I critici temono in particolare che le code verranno semplicemente spostate dall’asfalto all’aria.
I pionieri del traffico aereo non si lasciano tuttavia scoraggiare. Le prime tratte di test sono già state pianificate ad esempio a Los Angeles, Singapore e Dubai. I primi voli commerciali dovrebbero vedere la luce entro la metà del decennio.

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