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LifestyleEcco perché vediamo poca pubblicità di Veja

07.03.23 - 11:00
La V tagliata della marca di scarpe Veja adorna milioni di sneaker in tutto il mondo. Ma da dove viene questa marca?
Foto: Tiraden / Wikipedia Commons
Veja è davvero sostenibile? La marca di sneaker Veja punta sulla trasparenza per produrre le sue scarpe nel modo più sostenibile possibile.
Veja è davvero sostenibile? La marca di sneaker Veja punta sulla trasparenza per produrre le sue scarpe nel modo più sostenibile possibile.
Ecco perché vediamo poca pubblicità di Veja
La V tagliata della marca di scarpe Veja adorna milioni di sneaker in tutto il mondo. Ma da dove viene questa marca?
Quanto è davvero sostenibile? Quattro punti fermi.

Improvvisamente, la vediamo dappertutto: la V tagliata che adorna i lati delle bianche sneaker ecologiche di Veja. È ai piedi di Meghan Markle, Kate Middleton ed Emma Watson nonché a quelli di milioni di altre persone in tutto il mondo. Ogni anno, Veja vende più di due milioni di paia di scarpe¹.

Ma quanto può davvero essere sostenibile? E da dove proviene questa marca? Ecco quattro punti fermi.

 

1. Veja è stata fondata da due banchieri insoddisfatti

I fondatori di Veja, Sébastien Kopp e François-Ghislain Morillion, lavoravano entrambi come banchieri negli Stati Uniti quando nel 2003 hanno deciso di lasciare il settore. «Ai tempi avevamo 23 anni ed eravamo insoddisfatti del nostro lavoro poiché lavoravamo per un sistema che parlava costantemente di denaro e di come guadagnarne di più», spiega Kopp². I due hanno fondato una ONG con cui volevano prestare consulenza alle imprese sul tema della sostenibilità. Durante i loro viaggi in Cina. India e Brasile hanno realizzato che le storie raccontate dalle imprese non corrispondevano alla realtà. Improvvisamente era chiaro: per fare davvero la differenza, avrebbero dovuto fondare personalmente un’impresa.

 

2. Veja non fa pubblicità

I fondatori di Veja si sono trovati di fronte a una domanda fondamentale: come si possono produrre scarpe il cui prezzo sia competitivo ma per cui nessuno venga danneggiato durante la produzione? La risposta sta nella pubblicità. O meglio: nel non fare pubblicità. Sul suo sito web Veja scrive³: la pubblicità è responsabile del 70 per cento dei costi sostenuti dalle grandi marche di sneaker. Eliminandola, questi fondi possono essere investiti in condizioni di produzione eque e materiali ecologici. Il fondatore di Veja Kopp commenta così la decisione contro la pubblicità: «Non dobbiamo inventare le nostre storie, sono già straordinarie.»

 

3. Veja è più sostenibile di altre marche ma non è perfetta

Può un prodotto che vende milioni di pezzi essere davvero sostenibile? La risposta breve è: non sostenibile bensì più sostenibile. Per essere un po‘ più prolissi: Veja dichiara di dare grande importanza alla trasparenza, di pagare in modo equo i suoi lavoratori e, laddove possibile, di utilizzare materiali biologici o riciclati. Per lungo tempo Veja è stata criticata poiché non poteva esibire certificati. Nel frattempo, almeno una parte del cotone di Veja è stato certificato4; come «Global Organic Textile Standard» e proviene almeno al 70 per cento da agricoltura biologica.

Il fondatore Kopp ammette candidamente5: «non siamo perfetti.» La marca comunica6 in tutta trasparenza che tra il 2015 e il 2016, a causa della siccità, ha dovuto utilizzare cotone riciclato invece di cotone biologico e che ha dovuto tornare a utilizzare coloranti convenzionali poiché non era soddisfatta della qualità dei pigmenti naturali. Inoltre, secondo Cosmopolitan7 una sneaker di Veja su tre è vegana.

 

4. Veja lo dimostra: le marche di sneaker potrebbero essere più sostenibili

Quando Sébastien Kopp e François-Ghislain Morillion hanno fondato Veja, non avevano alcuna esperienza di moda: entrambi volevano però fondare un’impresa che producesse in modo equo e sostenibile. Un giorno sono arrivati alla conclusione che il prodotto ideale potesse essere una sneaker. Per Kopp, il successo di Veja è molto più che una semplice bella storia. È la prova che un‘industria della moda equa ed ecologica è possibile: «se ci sono riusciti due francesi senza nessuna idea di scarpe, moda o altro, allora possono riuscirci anche tutte le grandi marche.»

 

Riferimenti:

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COMMENTI
 

Elisa_S 1 anno fa su tio
Cosa e ?

white_cat 1 anno fa su tio
già 30 franchi sarebbero troppi per quello che valgono

Frankeat 1 anno fa su tio
"la pubblicità è responsabile del 70 per cento dei costi sostenuti dalle grandi marche di sneaker." Però online le trovo a 130-160 franchi. Figuriamoci se ci fosse stato anche il costo della pubblicità

Dav 1 anno fa su tio
parole sante riflettete gente riflettete