Interpellanza dell'MPS alla luce di un progetto pilota lanciato in una classe delle elementari delle scuole nord di Bellinzona
BELLINZONA - Stando ad alcune informazioni raccolte dall’MPS, presso una classe di seconda elementare delle scuole nord di Bellinzona ha preso avvio un progetto-pilota che prevede l’intervento di una docente di appoggio per 8 ore alla settimana durante le quali la classe viene divisa in 3 gruppi in base alle capacità scolastiche (avanzati, medi, allievi con difficoltà). In questo modo il gruppo dei bravi avrà per due mezze giornate alla settimana una docente speciale e seguirà un programma specifico.
Per Angelica Lepori e Monica Soldini si tratta di un’idea «pericolosa», perchö contraria al principio di inclusione ma volta soprattutto a sostenere i "migliori", che seguendo un programma avanzato anticipano già alcuni elementi del programma delle classi successive. E questo a discapito di quelli più deboli e del principio secondo cui la scuola dovrebbe attenuare le differenze sociali.
L’MPS ha dunque deciso di interpellare il Municipio per porre le seguenti domande:
Esiste un progetto pedagogico didattico dettagliato che motiva e giustifica il progetto pilota summenzionato? Se si da chi è stato elaborato? Sulla base di quali principi e motivazioni?