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CANTONE / BERNAUffici postali, nessun rafforzamento dei comuni nei negoziati

15.11.17 - 13:18
La Commissione degli Stati ha bocciato l'iniziativa cantonale lanciata dal PS e adottata dal Gran Consiglio il 12 dicembre scorso
TiPress
Uffici postali, nessun rafforzamento dei comuni nei negoziati
La Commissione degli Stati ha bocciato l'iniziativa cantonale lanciata dal PS e adottata dal Gran Consiglio il 12 dicembre scorso

BERNA - Occorre prestare maggiore attenzione ai bisogni regionali nel delicato dossier del ridimensionamento della rete di uffici postali. È quanto ritiene la commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati, che ha approvato a larga maggioranza tre mozioni in questo senso. Bocciata invece un'iniziativa cantonale ticinese per un rafforzamento della posizione dei comuni nei negoziati con la Posta.

La prima mozione - dell'omologa commissione del Nazionale - chiede di sancire nella legislazione gli strumenti di vigilanza del settore postale. La seconda - di Viola Amherd (PPD/VS) - invita il governo a modificare l'ordinanza sulle poste (OPO) in modo da adeguare alle peculiarità regionali le prescrizioni in materia di raggiungibilità. La terza - sempre di Amherd - spinge l'esecutivo a una maggiore trasparenza per quanto riguarda le disposizioni in materia di servizio universale.

Sempre in merito ai criteri di raggiungibilità degli uffici postali, la commissione propone all'unanimità di modificare una quarta mozione - dell'omologa commissione del Nazionale - in modo che, come finora, le agenzie non debbano ricevere pagamenti in contanti.

Respinge per contro - con 10 voti a 3 - una mozione della commissione delle telecomunicazioni del Nazionale che mira garantire una concorrenza equa e non discriminatoria per tutti gli attori del mercato postale svizzero.

Nulla da fare nemmeno per un'iniziativa del canton Ticino - appoggiata sia dal Vallese che da Ginevra - che mira a rafforzare la posizione dei comuni nei negoziati con la Posta, permettendo loro in particolare la via del ricorso al Tribunale amministrativo federale.

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