Il candidato al Consiglio federale secondo alcuni potrebbe rilanciare il tema della liberalizzazione del consumo di canapa in Svizzera. Kessler: «L’uomo giusto al momento giusto»
BELLINZONA - Ormai bisognerà farci l’abitudine. Investito martedì dal PLR ticinese quale unico candidato alla successione di Didier Burkhalter, Ignazio Cassis è finito sotto i riflettori della stampa svizzera.
Oggi è il turno del "Tages Anzeiger", che al Consigliere nazionale ticinese ha rivolto una semplice ed insidiosa domanda: «Signor Cassis, lei ha mai fumato erba?». Una domanda a cui Cassis ha risposto positivamente, mettendo in luce quella che potrebbe essere la sua posizione in materia di regolamentazione delle droghe leggere.
Secondo Thomas Kessler, pioniere della somministrazione controllata di eroina ai tossicodipendenti, l’elezione di Ignazio Cassis al Consiglio federale sarebbe un «autentico colpo di fortuna» per la politica delle droghe in Svizzera. «Sono certo che Cassis potrà donare nuovo vigore alle discussioni in materia» ha raccontato Kessler, che considera il PLR come l’uomo giusto al momento giusto, in grado di «condurre il Consiglio federale ad una visione più aperta del tema» dopo un decennio di stasi.
Nel 2007, durante il suo primo anno a Berna, il ticinese si era battuto a favore dell’iniziativa «Per una politica della canapa che sia ragionevole e che protegga efficacemente i giovani», in seguito respinta da Nazionale e Stati, che proponeva la depenalizzazione del consumo personale, del possesso, della coltivazione e dell’acquisto di sostanze psicoattive della pianta di canapa.
Pochi anni dopo, il Consigliere PLR è stato una delle forze motrici dietro alla revisione della legge, entrata in vigore nell’ottobre 2013, con cui il Consiglio federale ha stabilito che il consumo di canapa fra adulti è punibile con una multa disciplinare di 100 franchi. Un tema che, da quel momento, è gradualmente sprofondato in letargo.