Il deputato Massimiliano Ay ha inoltrato un'interrogazione al Consiglio di Stato: «Sì, ma non alle calende greche!»
BELLINZONA - Con la sua approvazione in votazione popolare, lo scorso 21 maggio, la modifica della Legge di applicazione della Legge Federale sulla protezione dell’ambiente è una realtà. Tutti i comuni dovranno ora rivedere conseguentemente i rispettivi regolamenti per il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, con particolare attenzione al sistema di tassazione, che la legge federale impone secondo il principio della causalità. «Tuttavia - sottolinea Massimiliano Ay in un’interrogazione al Consiglio di Stato - non risulta indicato da nessuna parte entro quando essa dovrà essere applicata dai singoli enti locali in modo vincolante».
Il deputato comunista chiede al Governo ticinese in che modalità si intende far applicare effettivamente la legge, entro quando i comuni dovranno mettersi in regola, come farà il Consiglio di Stato ad assicurarsi che ogni comune applicherà la legge e come intende intervenire qualora vi fossero comuni inadempienti.
Ay, portando come esempio il canton San Gallo dove le autorità cantonali sono intervenute nei confronti dei Comuni di Sargans e Wildhaus imponendo loro un regolamento conforme al principio di causalità, domanda inoltre al Consiglio di Stato se questa ipotesi possa concretizzarsi anche in Ticino. In conclusione il deputato riterrebbe utile consigliare ai comuni di realizzare dei regolamenti comunali in questo ambito attraverso un modello di riferimento come quello suggerito dall’Osservatorio per una gestione ecosostenibile dei rifiuti (OKKIO).
L'invito del deputato comunista è «tassa sul sacco sì, ma non alle calende greche!».