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CANTONE“Prima i nostri!”, l’UDC Ticino sostiene la proposta Pronzini

07.11.16 - 13:58
“Prima i nostri!”, l’UDC Ticino sostiene la proposta Pronzini

BELLINZONA - Mentre un gruppo di lavoro composto da membri del comitato d’iniziativa è al lavoro per elaborare e presentare una proposta per l’applicazione dell’iniziativa “Prima i nostri!”, l’UDC prende atto «con soddisfazione» dell'appoggio del Gran Consigliere Matteo Pronzini (MPS).

Proprio Pronzini, infatti,  propone di mettere in pratica il mandato al Cantone contenuto nel nuovo articolo 14 lett. J inserito nella Costituzione Cantonale con il voto popolare di “Prima i nostri!”. «Dopo un mese e mezzo dalla votazione del 25 settembre, il muro dell’opposizione preconcetta e strumentale dei partiti del NO comincia a sgretolarsi», sottolinea l'UDC in una nota odierna. «La proposta Pronzini smentisce PLR PPD e PS che per mesi e mesi hanno gridato ai quattro venti che l’iniziativa “Prima i nostri!” era inattuabile». 

Il gruppo UDC in Gran Consiglio sosterrà quindi la proposta del deputato Pronzini di chiedere al parlamento federale di modificare il Codice delle obbligazioni in modo da inserire il divieto dei licenziamenti di sostituzione e del dumping salariale.

Il Consigliere nazionale Marco Chiesa, inoltre, proporrà nella prossima seduta del parlamento federale a fine novembre un atto parlamentare in questo senso, tra l’altro già in elaborazione, e coinvolgerà il deputato Pronzini nella sua stesura definitiva. «L’auspicio - sottolinea l'UDC - è che tutte le forze politiche che rappresentano il Ticino a Berna lo sottoscrivano contribuendo a concretizzare il mandato costituzionale cantonale e l’iniziativa “Prima i nostri!”».

L’UDC invita altresì il deputato Pronzini a sostenere e a fare sostenere dai deputati della sua area anche le altre proposte che scaturiscono dall’iniziativa “Prima i nostri!”, in particolare la preferenza indigena applicata realmente alle aziende statali e parastatali, ma anche all’economia privata, soprattutto quella che dipende dai sussidi e dalle commesse pubbliche. «Un'altra misura che chiediamo a Pronzini (e a tutti i politici ticinesi) di sostenere, è la sospensione immediata di tutte le facilitazioni d’entrata che il Consiglio di Stato ancora concede a padroncini, distaccati e altri frontalieri».

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