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CANTONEUDC: «Immigrazione di massa: oltre il danno anche la beffa»

02.09.16 - 20:02
Il partito ticinese non è contento che nella proposta di legge non siano stati inseriti i lavoratori frontalieri nei contingenti e nei tetti massimi
Ti-Press
UDC: «Immigrazione di massa: oltre il danno anche la beffa»
Il partito ticinese non è contento che nella proposta di legge non siano stati inseriti i lavoratori frontalieri nei contingenti e nei tetti massimi

BELLINZONA - L'UDC ticinese ha manifestato la sua contrarietà in seguito alle notizie giunte da Berna in merito all’elaborazione del testo dell'iniziativa "Stop all'immigrazione di massa". La sezione cantonale aveva chiesto e ottenuto dall'UDC nazionale di includere nell'articolo 121a, relativo alla votazione del 9 febbraio 2014, che i lavoratori frontalieri venissero inseriti nei contingenti e nei tetti massimi. La proposta di legge presentata oggi alla Commissione Parlamentare delle Istituzioni Politiche del Consiglio Nazionale non ha tenuto presente di questa richiesta.

«Il pataracchio confezionato dalla sinistra con connivenza degli altri partiti non permetterà purtroppo di gestire il flusso dei frontalieri, che rimarrà soggetto alle disposizioni di Bruxelles - viene spiegato - Infatti qualsiasi decisione dovrà essere avallata dal giudizio del comitato misto (dove figurano rappresentanti svizzeri ed europei) previsto dall'articolo 14.2 dell'accordo sulla libera circolazione. Sempre, però, che le misure siano compatibili con l'accordo stesso».

La decisione della commissione rappresenta secondo l’UDC ticinese «una vera e propria presa per i fondelli della volontà popolare espressa il 9 febbraio 2014. Preferenza indigena facoltativa, contingenti e tetti massimi decisi da Bruxelles era il peggio che il nostro cantone potesse aspettarsi. L'UDC nazionale ha già espresso la propria contrarietà ed esige un'applicazione fedele a quanto votato da popolo e Cantoni svizzeri».

Il pensiero del partito va quindi alle prossime votazioni. «A questo punto  - concludono - - diventa sempre più importante che la popolazione ticinese esprima il prossimo 25 settembre un forte sostegno all'iniziativa Prima i Nostri che non è nient'altro che un complemento fedele a quanto deciso il 9 febbraio 2014, così da avere la possibilità di agire a livello cantonale e per dimostrare che il problema del frontalierato è quantomai da risolvere».

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COMMENTI
 

francox 7 anni fa su tio
Da piccoli ci insegnavano che in Svizzera il popolo è sovrano. E io ci ho creduto!

volabas 7 anni fa su tio
Risposta a francox
pure io ci avevo creduto ...ma siamo ancora in tempo (forse) per aprire gli occhi e ricordarci quando dovremo votare

elvetico 7 anni fa su tio
Risposta a francox
Ci ho credutoi anch'io e mi auguro di poterci credere ancora per il futuro !

shooter01 7 anni fa su tio
Allora ricordatevi il 25 settembre chi sono i servi dell'europa, chi vuole spalancare le nostre frontiere a favore del traffico illegale di clandestini e chi vuole che i ticinesi paghino per tutti

leopoldo 7 anni fa su tio
sono dei venduti al servizio dell'europa

rojo22 7 anni fa su tio
L'iniziativa "prima i nostri", se non vado errato, chiede che, a partità di curriculum, la preferenza sia data obbligatoriamente a un residente. L'intento è nobile. Ma se io voglio favorire un frontaliere, gli dico di aggiungere un paio di qualifiche o di competenze al CV e lo assumo, in pieno ossequio (formale) della legge voluta dagli UDC. Non mi pare una conquista così vantaggiosa.

Lonely Cat 7 anni fa su tio
Risposta a rojo22
Nel testo dell'iniziativa non si parla di curriculum ma di qualifiche professionali, che è ben diverso.

Lonely Cat 7 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Certo, possono portare le qualifiche della Cepu :)

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Esatto, e ricordati anche la laurea del figlio del Bossi!... hi hi hi
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