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BELLINZONASono corrette le pene inflitte a un eritreo per presunto stupro? Il Consiglio di Stato risponde

09.06.16 - 13:36
Sono corrette le pene inflitte a un eritreo per presunto stupro? Il Consiglio di Stato risponde

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha risposto all’interrogazione di Massimiliano Robbiani in merito alla fuga di un cittadino eritreo minorenne da un centro per richiedenti l’asilo in seguito ad un presunto stupro avvenuto a Losone.

In pratica in Consiglio di Stato ha confermato che verso il giovane pende tuttora un procedimento penale per reati contro l’integrità sessuale, ma «le versioni delle parti sono divergenti, per cui occorre partire dal presupposto secondo cui vige il principio di presunzione di innocenza».

Alla domanda che chiedeva il motivo per cui non era stata confermata la carcerazione preventiva, il Consiglio di Stato ha risposto che il diritto penale minorile si impronta al principio della prevenzione, e che la carcerazione preventiva è disposta soltanto in casi eccezionali: dunque «la sua scarcerazione avvenuta il 13 maggio 2015 è avvenuta in applicazione delle norme vigenti».  

Inoltre la risposta del Consiglio di Stato smentisce la condanna massima di tre mesi ipotizzata da Robbiani, e ricorda nuovamente che in caso di minori si opta per una prevenzione, che comprendono la sorveglianza, il sostegno esterno, il trattamento ambulatoriale, il collocamento in un istituto aperto o chiuso.

Infine il Consiglio di Stato riferisce che il Consiglio della Magistratura, che non interviene di principio nei procedimenti penali pendenti di competenza delle relative autorità in merito, non ha ravvisato elementi per un intervento di natura disciplinare nei confronti del magistrato competente.

 

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