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SVIZZERA/CANTONE"Migliorare i rapporti tra il Ticino e Berna"

24.09.15 - 14:54
Approvata una mozione di Giovanni Merlini per l'istituzione di un delegato del Consiglio federale che avvicini il nostro Cantone alla Confederazione
"Migliorare i rapporti tra il Ticino e Berna"
Approvata una mozione di Giovanni Merlini per l'istituzione di un delegato del Consiglio federale che avvicini il nostro Cantone alla Confederazione

BERNA/BELLINZONA - Il dumping salariale dilagante in Ticino e i risultati delle votazioni sull'immigrazione di massa e, in particolare, sul canone radio-tV, mi spaventano. Per questo motivo, ha affermato oggi la consigliera nazionale Silva Semademi (PS/GR) "ho sottoscritto la mozione inoltrata da Giovanni Merlini (PLR/TI) per l'eventuale istituzione di un delegato del Consiglio federale al fine di migliorare i rapporti tra Confederazione e Ticino".

Stando alla deputata grigionese, presente stamane al tradizionale appuntamento della Deputazione ticinese alle Camere federali con i media, il Consiglio federale sembra essersi accorto della situazione particolare in cui versa il Cantone a Sud delle Alpi: "Se non altro è l'impressione ricavata dagli incontri avuti con le consigliere federali Simonetta Sommaruga e Eveline Widmer-Schlumpf", ha aggiunto.

Quanto al successo della mozione, lo stesso Merlini ha ammesso di non credere molto nella possibilità che il suo atto - firmato da dieci parlamentari, tra cui la capogruppo PLR Gaby Huber (UR) e la collega di partito Isabelle Moret (VD) - venga accolto, ma di essere senz'altro curioso di conoscere la risposta del Consiglio federale alle considerazioni sviluppate nella motivazione del testo.

Proprio in relazione al voto sull'iniziativa UDC contro l'immigrazione di massa, nel testo della mozione Merlini accenna all'insofferenza dei Ticinesi nei confronti della politica federale, al sentimento di non essere compresi, specie di fronte a un fenomeno in ascesa come il dumping e alla massiccia presenza di frontalieri.

A prescindere dalle responsabilità dei Ticinesi, secondo Merlini, il Governo dovrebbe affrontare questo tema presentando provvedimenti concreti per il rilancio della coesione nazionale, magari con un delegato ad hoc.

Secondo la Deputazione ticinese alle Camere, in questo frangente aiuterebbe la presenza di un consigliere federale italofono. Sedici anni senza un rappresentante nell'Esecutivo incominciano insomma a farsi sentire.

Non è un caso che la deputazione ticinese alle Camere abbia sostenuto compatta l'aumento dei consiglieri federali da 7 a 9 "per dare più possibilità ad un rappresentante della Svizzera italiana di venir eletto", ha ricordato la presidente della Deputazione Marina Carobbio Guscetti (PS).

Contratto normali di lavoro, agevolare rinnovo - A proposito dei problemi inerenti il mercato del lavoro, la Deputazione ha inoltrato varie mozioni al Nazionale, e un'iniziativa parlamentare agli Stati, con cui si chiede al Consiglio federale di facilitare la proroga dei Contratti normali di lavoro (CNL), di cui un buon numero - 15 - emanati solo in Ticino, a riprova delle dimensioni assunte dal dumping sociale e salariale in questo cantone, ha spiegato Carobbio Guscetti.

Oltre al Ticino, CNL sono stati introdotti anche a Ginevra, nel Giura, e in Vallese. Gli atti parlamentari chiedono che alla loro scadenza, i CNL possano essere rinnovati a fronte di solidi indizi che i salari, senza questo tipo di protezione, evolverebbero nuovamente al ribasso.

Tuttavia, rifare un'inchiesta completa alla scadenza, come previsto attualmente dalla legge, risulta amministrativamente oneroso: un'agevolazione per un prolungamento, a condizioni da definire, ridurrebbe la burocrazia per i Cantoni, ma anche per i datori di lavoro e gli impiegati.

Marina Carobbio Guscetti ha approfittato dell'ultima riunione della Deputazione prima delle elezioni per stilare un bilancio di quattro anni di lavoro sotto il Cupolone.

Oltre ai numerosi incontri col Consiglio di Stato (17), con associazioni e scuole (51), la Deputazione ha avuto colloqui regolari con Consiglieri federali e alti funzionari e formulato un denso numero di atti parlamentari, alcuni dei quali approvati e già entrati in vigore, come la mozione di Ignazio Cassis (PLR) sull'Iva e i padroncini o quella di Marco Romano (PPD) sull'incremento delle guardie di confine nel Ticino.

In cifre, sono state presentate 13 iniziative parlamentari, 81 mozioni e 41 postulati, cui si aggiungono 203 interpellanze, 44 interrogazioni e 174 quesiti posti al Consiglio federale durante l'ora delle domande.

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