Un rumeno sostiene di essere stato malmenato nel garage della centrale di Camorino. È prevista una ricostruzione dei fatti accaduti tre anni fa
CAMORINO - A metà gennaio due agenti della Polizia cantonale e un rumeno torneranno - a tre anni di distanza - sul luogo della presunta aggressione. I tre - come riportato dal Cdt - dovranno infatti ricostruire i fatti accaduti il 23 gennaio del 2015 nel garage della centrale di Camorino, dove, secondo il racconto del giovane proveniente dall'est Europa, i poliziotti lo avrebbero colpito con pugni, un calcio e pure una ginocchiata nelle parti intime mentre era ammanettato.
I due agenti della cantonale - difesi da Andrea Bersani e Brenno Canevascini - respingono le accuse, affermando che la perquisizione dell'uomo (fermato con alcuni suoi connazionali perché sospettato di vari furti avvenuti nel Bellinzonese) si è svolta in maniera proporzionale e nel pieno rispetto dei diritti del sospettato.
Entrambi i poliziotti dovranno rispondere dei reati di lesioni semplici e abuso di autorità, mentre uno dei due è pure accusato di vie di fatto. Durante il processo ci sarà anche un sopralluogo che verrà effettuato a Camorino.