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L'ex presidente dell'ACB dovrà rispondere di falsità in documenti davanti al Tribunale regionale Moesa
ROVEREDO - Gabriele Giulini torna nuovamente a far parlare di sé. L'ex presidente dell'Associazione Calcio Bellinzona dovrà infatti rispondere - il prossimo 22 novembre - dell'accusa di falsità in documenti per una "dichiarazione mendace" rilasciata nel 2012 a San Bernardino.
Il caso che comparirà davanti al Tribunale regionale Moesa di Roveredo non è in relazione con la storica società calcistica della Capitale, ma - come riportato dal CdT - riguarda un contenzioso ereditario.
E più nello specifico una dichiarazione - che Giulini aveva sottoscritto nel 2012 - in cui attestava di essere il titolare di un certificato azionario al portatore per un valore di 3,4 milioni di euro riguardante una società delle isole Vergini riconducibile a un noto industriale italiano.
In merito alla vicenda l'ex patron granata - difeso dall'avvocato Luca Marcellini - si è sempre dichiarato innocente.
