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MENDRISIO/CASTEL SAN PIETROAttenzione ai falsi impiegati dell’azienda acqua potabile

10.05.17 - 14:56
Dopo recenti segnalazioni provenienti dal Mendrisiotto, la Polizia mette in guardia dalle truffe porta a porta
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Attenzione ai falsi impiegati dell’azienda acqua potabile
Dopo recenti segnalazioni provenienti dal Mendrisiotto, la Polizia mette in guardia dalle truffe porta a porta

MENDRISIO/CASTEL SAN PIETRO - Negli ultimi giorni la Polizia ha ricevuto alcune segnalazioni di falsi operai dell'azienda dell'acqua potabile che si sono recati in alcune abitazioni, in particolare a Mendrisio e Castel San Pietro.

Ieri a Mendrisio è stato tentato un furto ai danni di un'anziana, che fortunatamente è stato evitato dal provvidenziale intervento di un conoscente della donna. Sempre fingendosi un operaio dell’ente pubblico, anche a Castel San Pietro un uomo ha provato a raggirare un abitante.

La tecnica utilizzata è ormai conosciuta: dopo aver suonato alla porta mostrano un cartellino di identificazione con la foto. Richiedono di dover procedere al controllo del contatore dell'acqua per verificare eventuali malfunzionamenti. Dopo essere entrati in casa, invitano ad aprire un rubinetto dell'acqua della cucina o dei bagni e subito dopo questa persona sparge un gas maleodorante nell'ambiente. Richiedono poi di racimolare i gioielli ed il denaro in un punto della casa per evitare che si corroda e poi dopo aver atteso il momento più propizio rubano i valori e si dileguano.

I connotati degli autori - Per quanto riguarda Mendrisio, si tratta di un uomo sui 30 anni, corporatura normale, altezza circa 1.65 cm, capelli neri lisci tipo a caschetto, carnagione olivastra. Durante l’ultimo colpo tentato vestiva pantaloni di colore blu scuro e un giubbotto blu scuro con delle righe (fasce rosse) e si esprimeva in italiano senza particolari accenti.

L’uomo che ha tentato il raggiro a Castel San Pietro vestiva invece un giubbotto arancione/blu con delle righe colorate.

Nel caso in cui qualcuno si presentasse alla porta, la Polizia consiglia di richiedere una tessera identificativa, chiedere alla persona il numero di telefono dell'azienda o del proprio superiore (e chiamare in prima persona) e di non mostrare i valori personali come richiesto da questi falsi impiegati.

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