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CANTONEVolete studiare di meno? Ecco la scuola che vi insegna a farlo

22.01.18 - 07:26
La singolare iniziativa lanciata da Pro Juventute compie cinque anni. Il responsabile Ilario Lodi: «Un grande aiuto ai ragazzi e alle famiglie». La parola a due giovani
20 minuti/tio.ch
Volete studiare di meno? Ecco la scuola che vi insegna a farlo
La singolare iniziativa lanciata da Pro Juventute compie cinque anni. Il responsabile Ilario Lodi: «Un grande aiuto ai ragazzi e alle famiglie». La parola a due giovani

LOCARNO – Una scuola che insegna ai ragazzi delle medie a studiare di meno. Sembra un paradosso, ma è questo il senso di “Impariamo a studiare”, l’iniziativa lanciata cinque anni fa da Pro Juventute. A pochi giorni dall’inizio dei nuovi corsi, il coordinatore Ilario Lodi traccia un bilancio dell’esperienza. Lo fa nella “classe” di Locarno, una delle quattro sparse per la Svizzera italiana. «Da noi i giovani imparano a gestire i loro tempi, a ottimizzare le loro risorse. È un grande aiuto per i ragazzi e per le rispettive famiglie».

Semplicità – Bravi in matematica e nelle scienze. Mediocri nella lettura. L’ultima inchiesta internazionale PISA (2015) aveva promosso i quindicenni svizzeri. Con una nota di merito al Ticino. «Ma questo non significa che non si possa migliorare – precisa Lodi – la maggior parte degli insuccessi scolastici è dovuta a una questione di metodo. La nostra parola d’ordine è semplicità. Qui non si fanno i compiti. Qui si impara un sistema che può essere applicato a ogni materia. E non per forza chi viene da noi va male a scuola. Anzi».

Più veloci – Un ciclo di dieci pomeriggi. Che ha visto come protagonisti anche Laura Maric, quindicenne di Locarno, e Jonathan Theiventhiran, tredicenne di Losone. «Non avevo particolari difficoltà a scuola – racconta Laura – però volevo essere più veloce nello studio. Ho imparato a fare gli schemi e a sottolineare i concetti nel modo giusto. In questo corso gli evidenziatori sono proibiti. Ti fanno usare le matite colorate. Perché ti fanno essere più cosciente di quello che stai cerchiando o rimarcando».

La parola chiave – «Io ho imparato a prendere appunti nel modo corretto – aggiunge Jonathan – ci hanno insegnato come si riconosce una parola chiave. E poi ci hanno dato consigli utili per lo studio a casa. Ad esempio, abbiamo dovuto concentrarci al 100% nello studio per quattro ore a settimana, a nostra scelta. Senza alcuna distrazione attorno. Niente televisione, niente computer, niente cellulare».

Tempo di qualità – «In questa maniera – precisa Lodi – facciamo capire ai ragazzi quanto l’ambiente e i tempi in cui si studia siano fondamentali. Si studia meno, ma con qualità. Meglio studiare due ore bene, piuttosto che otto ore male. La scuola ticinese lavora correttamente. Purtroppo alcuni docenti danno per implicito che gli allievi abbiano un buon metodo di studio. Noi partiamo dal concetto che tutto quanto si insegna a scuola può essere appreso dai ragazzi. È solo una questione di metodo».

Si firma un contratto – Prima di iniziare il corso di Pro Juventute, i ragazzi e le loro famiglie devono firmare un contratto, un accordo di reciproco impegno. «In questo modo ci assumiamo la responsabilità di prendere le cose sul serio – sottolinea Jonathan – devo dire che non mi sono mai annoiato in queste lezioni, è stato piacevole».

Più libertà – «L’aspetto più positivo – gli fa eco Laura – è che adesso ho più tempo libero. Mi organizzo molto meglio rispetto al passato. Anche nei dettagli. Se sto studiando tedesco, non lascio sul tavolo i quaderni di francese o di italiano. E se ho in mente di fare una merenda, mi preparo già le bibite e il cibo a portata di mano».

L’avventura continua – «Finora sono passati dalla nostra scuola centinaia di ragazzi – riprende Lodi – spesso le famiglie ci ringraziano. Perché notano che i figli studiano finalmente in modo sistematico. È importante che i genitori continuino a interessarsi su quanto fanno i figli. E che si facciano raccontare cosa fanno con noi. Abbiamo due sessioni all’anno. Il prossimo corso partirà questo mercoledì. Ma è ancora possibile iscriversi scrivendo a svizzera.italiana@projuventute.ch. Siamo fieri di proseguire la nostra avventura».

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COMMENTI
 

Tarok 6 anni fa su tio
ma perché censurate il mio commento “pubblicità” ?

Frankeat 6 anni fa su tio
Leggendo il titolo pensavo a chissà quale meravigliosa invenzione. Invece è più un "studiare meglio, per studiare meno" che è diverso da "studiare meno" e basta. Tutti gli studenti del mondo sono laureati in "studiare meno" senza bisogno di scuole che lo insegnino. Anche perché non studierebbero :-)

GI 6 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
concordo....una volta di più il titolo non sta al contenuto !!

Laika1 6 anni fa su tio
Questo docente è veramente in gamba!!! Dovrebbe essere così in tutte le scuole!!! Tante volte si pensa che i ragazzi sono pigri invece hanno bisogno di qualcuno che li aiuti a trovare la retta via per poi prendere il volo da soli!!!

Tarok 6 anni fa su tio
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