Emergono ulteriori dettagli sul caso di usura per il quale sono stati arrestati un 41enne e una 49enne
LUGANO - Emergono ulteriori dettagli sul caso di usura per il quale ieri sono finiti in manette un 41enne (titolare dell’azienda edile) e una 49enne (impiegata), entrambi cittadini italiani residenti nel Luganese.
A riferirli è la Rsi, secondo cui i due facevano firmare agli operai, impiegati come manovali, dei contratti rispettosi di quello collettivo in vigore, negoziando poi con loro una remunerazione sensibilmente più bassa: si parla di circa 13 euro all’ora.
Gli operai coinvolti, tutti italiani e attivi in alcuni piccoli cantieri del Luganese, sarebbero una ventina. Sarebbero stati proprio loro, con il patrocinio del sindacato Unia, a denunciare alle autorità le pratiche abusive.
Le accuse nei confronti dei due è di inganno nei confronti delle autorità e di usura per mestiere subordinatamente usura nei confronti di alcuni operai. L'inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Moreno Capella.