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I lavori dopo le colate detritiche a Bondo proseguono velocemente. Le opere di premunizione sono state rafforzate. La strada cantonale del Maloja sarà riaperta al traffico il prossimo 24 novembre
BREGAGLIA - Il bel tempo ha agevolato i lavori di sgombero dopo le colate detritiche della scorsa estate a Bondo. Il bacino di ritenzione è stato svuotato e in alcuni punti si stanno eseguendo delle riparazioni. La sicurezza è stata migliorata con opere di premunizione provvisorie per Bondo, Spino e la frazione “Crotti” a Promontogno: attraverso la gola del conoide detritico ora può entrare più materiale nel bacino, e le sue sponde sono state rialzate da entrambe le parti con degli argini provvisori. Il Comune e gli uffici cantonali preposti stanno rielaborando il progetto delle opere di premunizione a lungo termine.
Unità della protezione civile e del militare hanno liberato dal materiale le case sia esternamente che internamente nella zona blu di Bondo colpite dalle colate detritiche. Gli edifici sono in parte fortemente danneggiati e non possono ancora essere abitati.
Potenziamento dell’approvvigionamento idrico per Bondo - A partire da lunedì la nuova condotta lunga 2.3 km trasporterà acqua supplementare da Stampa nella rete dell’acqua potabile di Bondo. Il fabbisogno di acqua potabile e di spegnimento per Bondo sarà di nuovo coperto.
Buone notizie anche per l’Engadina - La strada cantonale del Maloja H3b riaprirà al traffico venerdì, 24 novembre 2017, seguendo il suo tracciato originale sopra il ponte, l’argine ed attraverso la galleria Promontogno. Questo importante collegamento fra il Norditalia e l’Engadina è quindi di nuovo a disposizione in tempo per l’inizio della stagione invernale.
“Bondo con amore” - Durante la quarta serata informativa di giovedì è stata chiusa l’iniziativa “Bondo con amore”: la felpa blu creata dalla ditta Printstick di Müstair è stata venduta più di 1'500 volte. Il direttore della Printstick Hubert Peer ha consegnato al sindaco Anna Giacometti un assegno del valore di 15'240.00 franchi.
Divieto d’accesso alla zona blu - L’evacuazione della zona blu del piano d’evacuazione rimane in vigore anche dopo il 4 novembre. Per questa zona come pure i perimetri del bacino di ritenzione, del letto del fiume Maira, dei due depositi e le loro strade di accesso, vige per ragioni di sicurezza il divieto di accesso secondo le disposizioni della Polizia del 14 ottobre scorso.
