I reati ipotizzati sono assassinio e turbamento della pace dei defunti. Michele E. dovrà anche rispondere dell’accusa di appropriazione indebita, falsità in documenti e truffa
STABIO - Davanti alle Assise criminali di Mendrisio, la Procuratrice Pamela Pedretti ha firmato oggi il rinvio a giudizio dell'autore dell'uccisione di Nadia Arcudi, avvenuta a Stabio la sera del 14 ottobre del 2016.
Nei confronti dell'imputato, Michele E., cognato della vittima, i reati ipotizzati sono quelli di assassinio e di turbamento della pace dei defunti.
Oltre a ciò - come era già emerso in precedenza - l'uomo dovrà pure rispondere dell'accusa di ripetuta appropriazione indebita e di falsità in documenti per aver sottratto alle casse della SUPSI, presso la quale lavorava, almeno 260mila franchi.
Dovrà infine rispondere pure dell'accusa di truffa, in relazione a una raccolta fondi di 5mila franchi.