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LUGANO«In un aeroporto piccolo ci vuole spirito di gruppo»

08.11.17 - 19:05
La parola a Maurizio Merlo, l'ex Ceo di Darwin che dal prossimo 1. dicembre sarà direttore di Lugano Airport
«In un aeroporto piccolo ci vuole spirito di gruppo»
La parola a Maurizio Merlo, l'ex Ceo di Darwin che dal prossimo 1. dicembre sarà direttore di Lugano Airport

LUGANO - «Se mi sono candidato per il posto di direttore è perché credo fermamente nell’aeroporto». Sono queste le prime parole di Maurizio Merlo, l’ex Ceo di Darwin che oggi è stato ufficialmente nominato direttore di Lugano Airport. Un ruolo che assume in un periodo in cui la discussione attorno al futuro dello scalo è particolarmente accesa. Da una parte c’è la probabile rinuncia di Adria Airways ai voli di linea da Lugano a Ginevra e Roma, dall’altro un messaggio milionario per il rilancio dell’aeroporto. Merlo ora porterà nella direzione un’esperienza trentennale nel settore dell’aviazione regionale. «E qualche idea per il futuro dello scalo ce l’ho, le condividerò con il Cda».

Ci può anticipare qualcosa?
«Più che di rilancio, parlerei di sviluppo. Sono idee che ho maturato nel corso dell’ultimo mese, dato che ora la questione dell’aeroporto è nei miei pensieri da quando mi alzo a quando mi addormento. A Lugano non ci sono soltanto i voli di linea, ma anche la business aviation, la manutenzione, gli hangar, gli elicotteri, la scuola di volo… E specialmente in un aeroporto piccolo come questo, serve uno spirito di gruppo, senza contrasti».

Contrasti che però, secondo il recente audit, ci sarebbero stati tra i dipendenti dell’aeroporto…
«Per prima cosa conoscerò tutto il personale. E capirò dunque la situazione reale».

Lei bazzica l’aeroporto da trent’anni. Com’è cambiato in meglio o in peggio?
«Direi che si è sviluppato. Ricordo l’evoluzione importante ai tempi di Crossair, quando lo scalo era arrivato a quasi mezzo milione di passeggeri, dato che la compagnia lo utilizzava come hub. Poi nel 2003 è stata creata Darwin, perché Swiss aveva deciso di abbandonare la rotta Lugano-Ginevra. Nell’aviazione ci sono alti e bassi. Ma c’è sempre una soluzione».

E ora che Adria Airways intende abbandonare la rotta Lugano-Ginevra, la soluzione potrebbe essere l’arrivo della bernese Skywork…
«Sì, c’è la possibilità Skywork. Ma ci sono anche altre compagnie regionali».

Un problema dello scalo è rappresentato anche dall’avvicinamento difficile o addirittura impossibile in caso di maltempo. La questione sarà affrontata?
«Sì, questo è un aspetto che andrà discusso ed elaborato. Oggi la tecnologia è avanzata e si dovrà trovare una soluzione migliore di quella attuale».

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