CANTONELe prostitute sono sempre meno, in Ticino

CANTONE. Non si sa se è una buona notizia, oppure no. Perché il mestiere è il più vecchio del mondo, e non scompare: si sposta, semmai, cambia forma e nome. Ma stando ai dati della Polizia cantonale pubblicati oggi dal Caffè, la prostituzione nei locali autorizzati è "in caduta libera" in Ticino.

I dati - Quindici i postriboli attivi (erano 37 negli anni '90), 780 le ragazze notificate al Cantone nel 2016 contro le 900 del 2015. Secondo il domenicale i dati dei primi mesi del 2017 confermano il trend negativo. Anche le prostitute denunciate per esercizio irregolare sono calate: 22, la metà rispetto al 2014 quando le denunce erano state 40.

La nuova legge - «Ora bisognerà vedere cosa accadrà, quando diventerà operativa la nuova legge che ormai è in dirittura d’arrivo» ha dichiarato al settimanale Giorgio Galusero (Plr), relatore del rapporto in Gran consiglio sulla nuova normativa cantonale. «Il Consiglio di Stato - spiega Galusero - ci ha annunciato che è riuscito a trovare un sistema certo per far pagare le imposte alle prostitute, visto che attualmente da nostre stime al massimo il 10 per cento paga quanto dovuto».

Le irregolari - C'è di buono che i casi di prostituzione "da marciapiede" restano una rarità, almeno stando alla cronaca. Diversa la situazione negli appartamenti, dove il flusso di ragazze fuoriuscite dai postriboli mette alla prova le polizie comunali. In particolare a Lugano e Chiasso, dove sono stati apposti i sigilli a più di una casa privata. Si stima che gli appartamenti a luci rosse siano attorno a 90 in tutto il Cantone, ma spesso sfuggono ai controlli e stime certe sono impossibili.

Geografia che cambia - Anche la provenienza geografica delle professioniste del sesso è cambiata. Se una decina di anni fa prevalevano le sudamericane, scrive il Caffè, ora la Romania è il paese più rappresentato (circa metà delle ragazze notificate), seguito da Italia, Spagna e Portogallo (20 per cento). In particolare la stretta sulla prostituzione da strada nella vicina Penisola (con multe ai clienti che arrivano a 500 euro) ha portato a un aumento consistente delle ragazze residenti oltre confine. Proprio le italiane sono quelle che, più delle altre, tenderebbero ad organizzarsi in appartamenti.