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CANTONE / SVIZZERAAiuto "esterno" alle Guardie di confine per la logistica

13.09.17 - 19:14
Il Consiglio nazionale ha votato favorevolmente la mozione di Marco Romano sul tema dei migranti. Lo comunica il consigliere nazionale ticinese su Facebook
TiPress
Aiuto "esterno" alle Guardie di confine per la logistica
Il Consiglio nazionale ha votato favorevolmente la mozione di Marco Romano sul tema dei migranti. Lo comunica il consigliere nazionale ticinese su Facebook

BERNA - Le guardie di confine dovrebbero potersi concentrare sul lavoro principale di controllo della frontiera e di registrazione dei migranti, senza doversi occupare di attività collaterali connesse alla logistica e alla gestione della situazione straordinaria. È l'opinione del Consiglio nazionale che ha approvato una mozione in proposito del deputato ticinese Marco Romano (PPD).

Romano ha riportato su Facebook la decisione del Nazionale: «148 favorevoli, 22 contrari, 10 astenuti, le Guardie di confine ricevono sostegno». Il post continua spiegando che «in caso di necessità i lavori logistici (trasferimento di migranti, sorveglianza e lavori amministrativi) potranno essere "ceduti" a personale esterno (professionisti dell'esercito in intervento sussidiario o a ditte private)».

Nello specifico, sostiene il consigliere nazionale, è fuori luogo che le guardie di confine si occupino di trasporti di migranti, di sorveglianza di infrastrutture e di altre attività non direttamente connesse al mandato conferito dal quadro legislativo. Per queste attività di carattere logistico sono necessarie risorse straordinarie senza fare capo all'effettivo delle guardie.

Il personale è fortemente impegnato a causa della pressione elevata, soprattutto al confine sud. Per garantire la migliore operatività possibile e la necessaria densità di controllo sono stati ripetutamente inviati rinforzi da altre regioni. A medio termine la situazione non muterà e il personale in servizio non è sempre sufficiente per controllare - ad esempio - tutti i treni in entrata da Chiasso.

Ueli Maurer, a nome del governo, si è detto a favore della proposta. L'anno scorso è infatti emerso il fenomeno di un grande afflusso di migranti in transito che non chiede asilo. Queste persone non possono rimanere in Svizzera ma devono essere ospitati durante la notte prima di poter essere riconsegnati il giorno seguente alle autorità dello Stato di provenienza. Questi compiti non sono di competenza delle guardie di confine e possono essere svolti da forze di sicurezza con una formazione diversa.

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