Le prospettive di assunzioni sono particolarmente in calo in Ticino
LUGANO - I datori di lavoro svizzeri si mostrano poco propensi ad assumere ulteriore personale nel quarto trimestre dell'anno. Secondo l'ultimo barometro dell'impiego di Manpower, le intenzioni di aumentare gli effettivi diminuiscono in Ticino e nella regione del Lemano.
L'89% dei 752 datori di lavoro interpellati tra il 19 luglio e il 2 agosto non prevede di procedere ad assunzioni entro la fine dell'anno. Solo il 4% pensa di aumentare il personale, mentre il 5% vorrebbe ridurlo, indica oggi un comunicato di Manpower.
Il risultato è sintomatico di «un rallentamento delle assunzioni e non di una contrazione degli effettivi», sottolinea Leif Agnéus, direttore di Manpower Svizzera.
Globalmente, la previsione netta sulla variazione degli impieghi (la differenza tra chi intende assumere e chi vorrebbe licenziare) si attesta allo 0%. Il risultato è il più debole fra i 43 Paesi che hanno partecipato al rilevamento, nota Manpower.
Ci sono però decise differenze regionali e settoriali. Le prospettive di assunzioni sono in calo in Ticino (-6%), nella regione lemanica (-5%) e nel Mittelland (-5%).
Sono invece molto propensi ad ingaggiare personale i datori di lavoro della Svizzera orientale (12%, la previsione più positiva degli ultimi sette anni) nonché quelli della Svizzera centrale (+6%) e di Zurigo (+6%).
Un incremento degli effettivi nel quarto trimestre è auspicato in sei dei dieci settori di attività presi in considerazione da Manpower. La previsione netta più positiva (8%) è nel settore elettricità, gas e acqua, seguito da quello del commercio (+6%).
Al contrario le previsioni più negative si registrano nell'industria manifatturiera (-17%). Si tratta del risultato più debole dal lancio del barometro Manpower in Svizzera una dozzina di anni fa. «Nemmeno dopo l'abbandono della soglia di cambio minima per l'euro i datori di lavoro del settore sono stati così pessimisti», rileva Agnéus.