Il Dipartimento della sanità e socialità precisa la natura della decisione del Tribunale cantonale amministrativo
BELLINZONA - A distanza di quasi due giorni dalla decisione di revocare la misura che vietava al dr. Piercarlo Rey l’esercizio dell’attività chirurgica - riferita dai legali dello stesso medico - il Dipartimento della sanità e della socialità prende la parola, precisando che la natura della revoca è dovuta al fatto che «i tempi per giungere ad una decisione di merito nell'ambito del procedimento ricorsuale si prospettano alquanto incerti» e «sebbene quanto rimproverato al dr. Rey rimanga grave, alla luce del tempo trascorso sarebbe eccessivo sottoporre ancora la sua attività medica a limitazioni di natura provvisionale».
«Quest’ultimo - prosegue il DSS - è in effetti stato sospeso in attesa dell'esito della contestuale procedura penale, che è sfociata il 30 marzo 2017 in un decreto d'accusa contro il quale il dr. Rey ha presentato opposizione», di conseguenza la conclusione della procedura richiederà altro tempo.
Una prospettiva che, tenuto conto che il dr. Rey «è oggetto ormai da quasi due anni di una limitazione della sua attività professionale, ovvero da un lasso di tempo di poco inferiore alla durata del provvedimento disciplinare disposto nei suoi confronti», ha spinto il Giudice delegato del Tribunale cantonale amministrativo ad annullare la sospensione cautelare.