L'Associazione inclusione andicap: «In Ticino succede ancora». Il medico cantonale in una circolare: «C'è il divieto di discriminazione»
GIUBIASCO - Non poter entrare in un ristorante, perché non vedente e accompagnato da un cane guida? Oppure non poter accedere a uno studio medico, sempre per lo stesso motivo? «Sì, sono situazioni che tuttora si presentano anche in Ticino» ci dice Sara Martinetti, responsabile comunicazione per l’Associazione inclusione andicap ticino. E aggiunge: «Alcuni casi concreti ci sono inoltre stati segnalati recentemente».
«È un mondo sommerso» - Difficile dire, comunque, se i casi siano in aumento o in diminuzione. «Bisogna considerare che c’è un mondo sommerso: sono molte le persone che subiscono la discriminazione, ma spesso non osano lamentarsi o non ce lo vengono a dire» spiega ancora Martinetti, ricordando: «Noi comunque invitiamo tutti a segnalarci tali situazioni, perché è un loro diritto e noi siamo qua per favorire le pari opportunità. L’anonimato è garantito».
Divieto di discriminazione - Ed è su richiesta dell’associazione che nelle scorse settimane il medico cantonale è sceso in campo per fare chiarezza sulla questione dell’accesso ai luoghi pubblici da parte dei cani guida e d’accompagnamento. «La Costituzione svizzera - si legge in una circolare indirizzata a medici e dentisti attivi in Ticino - sancisce il divieto di discriminazione, tema approfondito ed esaustivamente declinato nella Legge sui disabili (LDis) che vieta le disparità e le discriminazioni nell’accesso alle prestazioni nei riguardi di persone con disabilità».
Accesso garantito - Come comportarsi in un ristorante? La suddetta legge prevede che per «i cani che guidano o accompagnano persone disabili» l’accesso sia dovuto, senza il consenso del proprietario. Per quanto riguarda invece gli ospedali o i servizi medici, anche in questi casi la legge permette l’accesso ai cani d’utilità. Ma non nelle camere di degenza o negli ambulatori dove si pratica chirurgia.
L’igiene non è un problema - Igiene e sicurezza? Non c’è nulla da temere, ricorda il medico cantonale nella circolare: «I cani guida e d’accompagnamento sono sotto regolare controllo veterinario e quindi esenti dal rischio di trasmettere zoonosi. L’addestramento, per quanto concerne l’aspetto della sicurezza, viene svolto da specialisti». E non mancano regolari controlli e formazioni.