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CANTONESe il non vedente resta alla porta, perché il cane non può entrare

18.05.17 - 06:04
L'Associazione inclusione andicap: «In Ticino succede ancora». Il medico cantonale in una circolare: «C'è il divieto di discriminazione»
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Se il non vedente resta alla porta, perché il cane non può entrare
L'Associazione inclusione andicap: «In Ticino succede ancora». Il medico cantonale in una circolare: «C'è il divieto di discriminazione»

GIUBIASCO - Non poter entrare in un ristorante, perché non vedente e accompagnato da un cane guida? Oppure non poter accedere a uno studio medico, sempre per lo stesso motivo? «Sì, sono situazioni che tuttora si presentano anche in Ticino» ci dice Sara Martinetti, responsabile comunicazione per l’Associazione inclusione andicap ticino. E aggiunge: «Alcuni casi concreti ci sono inoltre stati segnalati recentemente».

«È un mondo sommerso» - Difficile dire, comunque, se i casi siano in aumento o in diminuzione. «Bisogna considerare che c’è un mondo sommerso: sono molte le persone che subiscono la discriminazione, ma spesso non osano lamentarsi o non ce lo vengono a dire» spiega ancora Martinetti, ricordando: «Noi comunque invitiamo tutti a segnalarci tali situazioni, perché è un loro diritto e noi siamo qua per favorire le pari opportunità. L’anonimato è garantito».

Divieto di discriminazione - Ed è su richiesta dell’associazione che nelle scorse settimane il medico cantonale è sceso in campo per fare chiarezza sulla questione dell’accesso ai luoghi pubblici da parte dei cani guida e d’accompagnamento. «La Costituzione svizzera - si legge in una circolare indirizzata a medici e dentisti attivi in Ticino - sancisce il divieto di discriminazione, tema approfondito ed esaustivamente declinato nella Legge sui disabili (LDis) che vieta le disparità e le discriminazioni nell’accesso alle prestazioni nei riguardi di persone con disabilità».

Accesso garantito - Come comportarsi in un ristorante? La suddetta legge prevede che per «i cani che guidano o accompagnano persone disabili» l’accesso sia dovuto, senza il consenso del proprietario. Per quanto riguarda invece gli ospedali o i servizi medici, anche in questi casi la legge permette l’accesso ai cani d’utilità. Ma non nelle camere di degenza o negli ambulatori dove si pratica chirurgia.

L’igiene non è un problema - Igiene e sicurezza? Non c’è nulla da temere, ricorda il medico cantonale nella circolare: «I cani guida e d’accompagnamento sono sotto regolare controllo veterinario e quindi esenti dal rischio di trasmettere zoonosi. L’addestramento, per quanto concerne l’aspetto della sicurezza, viene svolto da specialisti». E non mancano regolari controlli e formazioni.

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COMMENTI
 

navy 6 anni fa su tio
“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” (M. Gandhi)Trovo che, in un paese come il nostro, i cani debbano potere entrare ovunque senza alcuna limitazione. Ovviamente con l'educazione e l'atteggiamento giusto garantito dai propri padroni. Siano cani in mano a normodotati e, ovviamente ed ancora di più, se in mano a gente affetta da handicap. Parlarne è giusto in quanto "mondo sommerso". Parliamone.

negang 6 anni fa su tio
Io direi che come al solito si esagera e non si guarda al pratico. Premetto che amo gli animali, non ho paura dei cani e tanto meno dei gatti. Stessa cosa per altri generi ancora, asinelli, cavalli ecc ecc. altrettanto belli e simpatici come e meglio di cani e gatti. Altra cosa è introdurli in ristoranti e negozi vari, in particolar modo quelli per alimenti. Troppo spesso vedo gente con in braccio il cagnolino che lo accarezzano continuamente e poi li trovi al banco della frutta a toccare tutti i pomodori per scegliere quello che è più gli piace senza uno straccio di guanto. Oppure quando piove trovarti un bestione di cane con pelo lungo sotto al tavolo del ristorante che puzza come on caprone. Quindi anche un cane da guida non dovrebbe entrare dove c'è il divieto ed il gerente o qualche altro ospite basterebbe che si prestassero ad accompagnare la persona la tavolo o altrove quando richiesto senza troppi problemi. Si faciliterebbe tra l'altro l'interazione con le altre persone come in un paese civile dovrebbe essere senza troppo problemi.

moonie 6 anni fa su tio
Risposta a negang
l'ingresso agli animali è vietato tout-court dove si vendono alimentari... magari parli del mercato del sabato mattina ma sinceramente al di là del discorso cane quello che più temo sono i produttori alla crotta che fa i minestronxi, il supermercato e lo stato che non controlla e la gente, a centinaia, che non usa i guanti e tocca tutto, cominciando dai pericolosissimi carrelli. sul ristorante/bar posso anche essere d'accordo, credo che sia un semplice fatto di buon senso scegliere un posto all'angolo, dove anche il cane si può rilassare. a livello educativo il cane DEVE imparare a stare in ogni situazione, quindi capisco i ristoranti/bar che non ce li vogliono e pongono il divieto e apprezzo tanto chi, magari attrezzato di terrazza o tavoli non troppo centrali e di passaggio, dove posso andare a bere qualcosa in tranquillità con il mio amico a 4 zampe (che magari riceve pure lui una ciotolina d'acqua). In questo ambito se vogliamo fare i tafazi e dimenticarci dei turisti, allora ditelo! per quanto riguarda l'accesso ai non udenti/vedenti, diversamente abili accompagnati da cani guida, seppure io sia molto critica sulla vita che questi cani fanno, PER LEGGE devono poter accedere ovunque, in qualsiasi esercizio pubblico, statale ecc ecc. perché sono quelli che rendono la libertà all'uomo, ma poi l'uomo o persone come te pretendono ancora di confinarli!! ma che con che diritto? in ticino ce ne saranno quanti una decina? e vogliamo porre un problema su questa cosa?? per favore non siamo ridicoli.

negang 6 anni fa su tio
Risposta a moonie
Vero anche questo, alla fine non sono tantissimi ed in genere i cani guida sono educatissimi e tranquilli per natura. Labrador e simili adatti a questo lavoro. Ignoravo la legge in quanto proprio non la conosco. Mi sono solo basato sul buon senso per la mia prima risposta. Io appartengo comunque alla categoria di quelli che amano gli animali domestici e non ma che non li fa entrare nel suo letto tanto per intenderci.
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