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CANTONEParcheggi più cari per gli statali, l'OCST chiede la sospensione del rincaro

12.08.16 - 18:54
Il sindacato cristiano sociale accusa il Governo cantonale di «predicare bene e razzolare male»
Parcheggi più cari per gli statali, l'OCST chiede la sospensione del rincaro
Il sindacato cristiano sociale accusa il Governo cantonale di «predicare bene e razzolare male»

BELLINZONA - Non costano quanto un parcheggio in centro a Lugano, ma l'aumento delle tariffe non è stato digerito da molti dipendenti del Cantone che si ritroveranno a pagare da 600 a 900 franchi all'anno in più, ossia da 50 a 75 franchi al mese.

L'aumento, dovuto anche dall'introduzione della tassa di collegamento, è stato appreso dal sindacato OCST dei dipendenti dello Stato, dei funzionari di polizia e dei docenti «con grande disappunto e sconcerto».

Attraverso un comunicato stampa, l'OCST annuncia di avere «inoltrato in data odierna formale richiesta di sospensione immediata della decisione anche perché non sono note le modalità di calcolo attuate dal Governo, accusato di avere adeguato le tariffe «senza alcuna consultazione del personale e dei suoi rappresentanti e senza proporre misure alternative atte a migliorare la viabilità del nostro Cantone, così come era nell'intento della nuova legge».

Il disappunto sarebbe dovuto al fatto che «lo scorso 18 maggio 2016 la nostra Organizzazione sindacale aveva posto al Governo alcuni quesiti sulle modalità di applicazione che intendeva attuare e soprattutto sulle misure che voleva mettere in atto per favorire un trasporto alternativo rispetto all’uso individuale del mezzo di locomozione. In particolare si chiedeva esplicitamente di confermare quanto più volte dichiarato dall'onorevole Zali, ossia che la tassa di collegamento veniva chiesta ai generatori di traffico ma non per forza doveva essere automaticamente ribaltata ai loro collaboratori».

Si diceva lo sconcerto. Questo sentimento «nasce dal fatto - si legge nella nota del sindacato cristiano sociale - che il Consiglio di Stato, rispondendo in data 28 giugno 2016 alla nostra lettera, aveva fatto sapere che le modalità di applicazione erano in fase di studio, che stavano valutando misure per migliorare l'uso della mobilità differenze dell'automobile e che comunque si voleva procedere a un'adeguata informazione nei confronti dei dipendenti e della associazione del personale».

E poi c'è la delusione. «Quanto promesso è stato totalmente disatteso!», esclama l'OCST. «E' inaccettabile che ancora una volta il Consiglio di Stato si prenda gioco del personale e delle organizzazioni che lo rappresentano!», aggiunge il sindacato, che accusa il Governo di avere adottato la risoluzione dell'8 agosto 2016 «senza consultare le organizzazioni rappresentanti il personale, malgrado vi siano evidenti conseguenze a carico dei collaboratori che ancora quest'anno hanno subito deduzioni salariali per contribuire al risanamento delle finanze cantonali».

Il Governo è accusato dal sindacato di avere introdotto una tassa «come unico scopo di aumentare le entrate finanziarie e non di ridurre il traffico proveniente da oltre confine».

«Non possiamo che biasimare un datore di lavoro - si legge infine - che dovrebbe dare l’esempio all’economia privata, che invita gli altri datori di lavoro a non mettere a carico dei dipendenti questa tassa e che si permette di fare esattamente il contrario di quanto indicato agli altri».

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COMMENTI
 

mela morsicata 7 anni fa su tio
è giusto che chi usa i parcheggi paghi

bobà 7 anni fa su tio
... sennò cadrebbe l'effetto dissuasivo. Solo toccando il portafoglio della gente si riesce a far cambiare le brutte abitudini

leopoldo 7 anni fa su tio
meno male che ve ne siete accorti ,meglio tardi che mai.
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