Organizzare manifestazioni nel salotto cittadino diventa un'impresa a causa delle resistenze dei ristoratori e di alti esponenti della Lugano bene. La proposta: «Sfruttiamo altri spazi»
LUGANO - Piazza Riforma è sempre più off limits per gli organizzatori di eventi a pagamento. Alla base del fenomeno c’è un'avversione crescente da parte degli esercenti che hanno un bar o un ristorante nel salotto cittadino. E non sarebbero i soli. A lamentarsi sarebbero pure alcuni esponenti della Lugano che conta, per i quali gli eventi in piazza deturperebbero il cuore della città con rifiuti, vandalisimi e inestetismi vari. È partendo da questo presupposto che Giovanni Albertini, presidente di Ticino e Lavoro, lancia il progetto Lugano Creativa. «Che consiste - sottolinea - nello sfruttare altre location della città, come ad esempio Piazza mercato, attualmente triste e desolante».
Polemiche - Il Municipio è nelle cifre rosse. Di conseguenza di soldi per l’organizzazione di eventi non ne può mettere. La vita ricreativa di Piazza Riforma dipende quindi quasi completamente dall’inventiva dei privati. Ma qui subentrano alcuni dettagli decisivi. L’evento, nella maggior parte dei casi, diventa a pagamento. E l’area va circoscritta con apposite transenne che tagliano, di fatto, fuori dai giochi alcuni locali. Senza contare che il privato è liberissimo di mettere sulla piazza roulotte e buvette mobili che, indirettamente, vanno a fare concorrenza agli esercizi pubblici. Insomma ce n'è abbastanza per fare innervosire i responsabili dei bar di piazza Riforma, che hanno così deciso di fare quadrato e opporsi agli eventi a pagamento.
Opportunità non sfruttate - Per Albertini è inconcepibile che simili paure possano frenare la nascita di eventi nel luogo più significativo di Lugano. «Piazza Riforma - sostiene - è dei cittadini. Non degli esercenti. D’altra parte gli esercenti dovrebbero creare iniziative collaterali agli eventi in piazza. Ad esempio pacchetti speciali, aperitivi, offerte. Invece questo non accade. Non c’è apertura mentale. Si preferisce fare opposizione e stare in preda ai timori, anziché approfittare delle opportunità».
Qualità -Il municipale Michele Foletti, grande frequentatore dei bar di Piazza Riforma, sta invece dalla parte degli esercenti. «Io un po’ li capisco. Con gli eventi in piazza spesso vanno in perdita. Non è facile». E aggiunge: «Noi del Municipio non ci sentiamo in ostaggio degli esercenti. Piuttosto di tutti quelli che pretendono di ottenere Piazza Riforma per potervi piazzare qualsiasi tipo di manifestazione. Noi vogliamo comunque eventi di qualità, non tutto è dovuto».
Alternative - Foletti lo dice a chiare lettere. «Bisognerebbe valorizzare altri spazi di Lugano. Non si può fare tutto in Piazza Riforma». Ma quali sarebbero gli altri spazi liberi in città in grado di ospitare eventi di qualità? La domanda trova poche risposte in una Lugano priva di grandi punti di riferimento.
In cerca di consenso - Tuttavia l’iniziativa varata di recente da Albertini potrebbe trovare un certo consenso presso le autorità comunali. «Presenteremo una mozione al Municipio. Ci crediamo. A Lugano ci sono varie zone che possono essere rivalorizzate sia dal punto di vista tecnico, sia da quello artistico. Oltre a Piazza mercato, penso ad esempio alla zona del Tassino o a quella della foce». Sarà. Ma le leggi e i vincoli burocratici che soffocano da tempo Lugano rappresentano un’incognita non da poco. E, mai come in questo caso, l’entusiasmo potrebbe anche non bastare.