Le immagini all'origine della decisione - mostrate dalla trasmissione per i consumatori "Kassensturz" della televisione svizzero tedesca (SF) - sono state riprese questa estate e riguardano un macello ungherese appartenente alla società Delimpex. Visto che "non è possibile escludere che il macello abbia rifornito anche il gruppo Migros" - si legge in un comunicato odierno del numero uno elvetico del settore - l'offerta di carne di coniglio è stata momentaneamente limitata. Quella già fornita e in vendita non verrà ritirata, ha indicato all'ATS la portavoce di Migros Monika Weibel. Il provvedimento resterà in vigore finché non saranno stati effettuati accertamenti e Delimpex avrà garantito "in modo credibile" che simili situazioni non si verificheranno di nuovo. Già in passato Migros afferma di aver esortato l'impresa a migliorare gli allevamenti.
Da parte sua Coop ha deciso stamane di rinunciare alla carne di coniglio ungherese per l'approvvigionamento dei suoi banchi di macelleria. Ciò non significa che la qualità del prodotto contravvenga alle norme del distributore, indica quest'ultimo in una nota. Coop ha preso l'iniziativa per esercitare pressione in favore di miglioramenti igienici negli allevamenti.
Sul sito internet di Delimpex si legge che i "nostri allevamenti ungheresi sono rispettosi degli animali", cosa che "viene controllata ogni anno da organi indipendenti". Il coniglio ungherese viene importato perché la produzione elvetica non copre la domanda. Delimpex fornisce a Migros due terzi della sua carne di coniglio. Il resto proviene dalla Confederazione. Presso Coop, la carne di coniglio indigena rappresenta la metà di quella messa in vendita.