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VALLESECasse malati: «L'uguaglianza a rischio»

18.10.17 - 15:17
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Sébastien Fanti
Sébastien Fanti
Casse malati: «L'uguaglianza a rischio»

BERNA - Diverse assicurazioni malattia forniscono incentivi finanziari ai loro clienti per fare esercizi fisici, in particolare camminare. Un "inganno", secondo il preposto cantonale vallesano per la protezione dei dati Sébastien Fanti, che potrebbe portare a un sistema sanitario meno solidale.

A preoccupare Fanti è l'ingenuità con cui i clienti partecipano a questi programmi trasmettendo i loro dati personali alle assicurazioni. «L'assicurato sacrifica ben più di ciò che immagina - afferma il preposto cantonale in un'intervista pubblicata oggi su "Le Temps" -. Si espone senza la certezza che la salute sarà migliore e senza la corretta contropartita».

Il vallesano prevede in questo modo una scomparsa del principio di solidarietà che caratterizza il sistema sanitario: «Perché devo pagare per il mio vicino che non fa altro che bere e fumare?» chiede provocatoriamente. «Questo principio crollerà e coloro che partecipano a queste iniziative non si rendono conto che alla fine tutto questo porterà a un nuovo sistema di bonus-malus nelle assicurazioni malattia».

Secondo Fanti l'uguaglianza delle opportunità non esisterà più in futuro: «il premio assicurativo sarà calcolato in funzione del rischio che il singolo rappresenta e le prime vittime saranno i fumatori», rileva.

La protezione dei dati personali da parte degli assicuratori non è tuttavia in gioco, precisa il preposto vallesano. Questi infatti sono molto controllati, al contrario dei "big data". Secondo Fanti la nuova legge sulla protezione dei dati non ha infatti tenuto conto della problematica in maniera adeguata. «I big data non sono soggetti a rigidi standard. Il Consiglio federale non è riuscito a proteggere i cittadini dagli eccessi», ha ribadito.

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