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BERNAInterdizione ai pedofili: «Va applicata fedelmente»

15.08.17 - 16:39
È l'obiettivo della Commissione degli affari giuridici degli Stati che oggi ha approvato il disegno per l'attuazione del pertinente articolo costituzionale
archivio tipress
Interdizione ai pedofili: «Va applicata fedelmente»
È l'obiettivo della Commissione degli affari giuridici degli Stati che oggi ha approvato il disegno per l'attuazione del pertinente articolo costituzionale

BERNA - Applicare il più fedelmente possibile l'iniziativa "Affinché i pedofili non lavorino più con fanciulli". È questo l'obiettivo della Commissione degli affari giuridici degli Stati, che oggi - con 7 voti contro 2 e 3 astensioni - ha approvato il disegno per l'attuazione del pertinente articolo costituzionale.

L'idea è quella di attuare le modifiche rispettando il testo dell'iniziativa, con l'interdizione di esercitare un'attività, ma al contempo di tener conto del principio di proporzionalità, si legge in un comunicato odierno dei Servizi del parlamento.

Il Consiglio federale propone nel suo disegno tre diverse interdizioni di esercitare un'attività. Per aumentare la fattibilità la commissione ha deciso di semplificarlo, senza tuttavia restringere il campo d'applicazione o ridurre la protezione delle vittime.

Un vasto consenso sussiste riguardo all'esclusione dall'interdizione automatica a vita dei casi che rientrano nel cosiddetto "amore adolescenziale". A questo scopo - con 7 voti contro 0 e 4 astensioni - la commissione ha introdotto un'apposita disposizione eccezionale.

Inoltre, per formulare le interdizioni in modo proporzionale, è stato deciso che semplici infrazioni e reati perseguibili a querela di parte non debbano comportare necessariamente e automaticamente il divieto e di esercitare un'attività a vita.

Con 6 voti contro 4 e 2 astensioni, la commissione ha d'altro canto inasprito il disegno riguardo al riesame a posteriori dei casi. Una minoranza concorda invece con il governo e intende mantenere la sua linea.

Inasprita anche la parte riguardante il processo penale. Secondo la commissione, non bisogna dare al pubblico ministero la competenza di rinunciare a ordinare l'interdizione. Per motivi di efficacia e per evitare di sovraccaricare i tribunali, la minoranza chiede che il procuratore sia invece legittimato a una rinuncia in tal senso.

L'iniziativa

In votazione, il 18 maggio 2014, l'iniziativa di Marche Blanche aveva fatto il pieno di voti. Alla chiusura dei seggi i "sì" erano stati il 63,5%. Tutti i Cantoni si erano detti a favore, Ticino e Romandia in testa.

L'iniziativa chiede di pronunciare obbligatoriamente l'interdizione a vita di esercitare un'attività professionale od onorifica in contatto con giovani per chi ha subito una condanna per reati sessuali commessi su minori.

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