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BERNAAncora grosse divergenze sui tagli alla spesa pubblica

27.02.17 - 16:30
Consiglio degli Stati e Nazionale non riescono a trovare un accordo sul programma di stabilizzazione
Ancora grosse divergenze sui tagli alla spesa pubblica
Consiglio degli Stati e Nazionale non riescono a trovare un accordo sul programma di stabilizzazione

 

BERNA - Rimangono grosse divergenze tra le due camere in merito al programma di stabilizzazione delle finanze federali per il periodo 2017-2019. Oggi il Consiglio nazionale ha nuovamente approvato i tagli concernenti il personale federale, i programmi d'integrazione dei migranti e i contributi federali destinati ai Cantoni per i sussidi di cassa malattia.

La Camera del popolo, con 96 voti contro 93 e tre astenuti, ha invece rinunciato a effettuare nuovi risparmi nel Fondo per lo sviluppo regionale. La maggioranza ha ritenuto che i tagli, di modesta entità, penalizzerebbero le zone periferiche del Paese.

Come detto, il Nazionale ha voluto mantenere i risparmi nel personale federale, prevedendo tagli per 243,4 milioni nel 2018 e per 249,8 nel 2019, ovvero 100 milioni all'anno in più rispetto a quanto ventilato da Consiglio federale e Consiglio degli Stati.

Con lo stessa proporzione di voti - 110 a 82 - la camera ha mantenuto i risparmi anche per quel che concerne la legge federale sull'assicurazione malattie. Il Nazionale vuole tagliare i contributi federali destinati ai Cantoni per i sussidi di cassa malattia, mentre il Consiglio degli Stati è contrario a questa misura di risparmio.

Il Nazionale, con 107 voti contro 85, ha infine mantenuto anche i tagli nei programmi d'integrazione dei migranti.

Nel suo messaggio, il Consiglio federale propone per il 2018 complessive minori uscite per 900 milioni e 1 miliardo per l'anno seguente. Il Consiglio degli Stati si era mostrato meno ambizioso: il governo dovrebbe risparmiare 683 milioni in meno nel 2018 e 703 milioni in meno nel 2019.

La versione uscita oggi dal Consiglio nazionale si situa a metà strada, con risparmi per 755 milioni nel 2018 e 896 nel 2019. I tagli stabiliti dal programma di stabilizzazione si riferiscono a quanto previsto dal piano finanziario e non alla situazione attuale.

Lo scopo del programma di stabilizzazione, infatti, non è tagliare le prestazioni, ma limitare le spese supplementari gravanti sul bilancio e dovute all'assunzione di nuovi compiti o all'intensificazione di quelli esistenti. Il programma di stabilizzazione 2017-2019 interessa tutti i settori della Confederazione ad eccezione dell'esercito. Il dossier torna al Consiglio degli Stati.

 

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